DALL’ITALIA CON AMORE: 500.000 TAMPONI

DALL’ITALIA CON AMORE: 500.000 TAMPONI

La notizia aveva cominciato a circolare qualche giorno fa:Dalla base di Aviano sono partiti con un volo militare americano diretti verso gli USA mezzo milione di tamponi per la diagnosi del Covid19. L’ottimismo della ragione mi aveva fatto supporre che si trattasse di materiale sanitario di proprietà americana stoccato nelle basi USA in Europa che veniva riportato in madrepatria in previsione dell’estendersi dell’epidemia. Operazione più che legittima per qualsiasi nazione. Ora il quotidiano La Repubblica ci informa che non sarebbe così. I tamponi sono stati prodotti dallaCopan Diagnostics, un’azienda di Brescia con 600 dipendenti e sedi in varie parti del mondo, e venduti agli Stati Uniti. Prima di farsi rizzare i capelli sulla testa per la notizia occorre appurare con precisione almeno tre elementi: 1. Esiste una scarsità di tamponi in Italia oppure i tamponi sono largamente disponibili e il basso numero di diagnosi dipende dalla carenza di personale medico per effettuare i prelievi e di analisti per la loro lettura?2. Il contratto di compravendita in che data è stato perfezionato, durante l’esplosione dell’epidemia o precedentemente?3. Gli USA nella persona del segretario di statoMike Pompeorendono nota una telefonata con il ministro degli esteriLuigi Di Maio. Quando e con che contenuti la telefonata è avvenuta? Sono pesantissime le accuse (e molti i loro destinatari) che da questo episodio potrebbero scaturire, ma proprio per questo occorre fare chiarezza prima di gonfiare uno scandalo che potrebbe invece essere ordinaria amministrazione. Di tutto abbiamo bisogno in questo periodo, tranne che di aria fritta. La risposta ufficiale dell’azienda non si è fatta attendere, di seguito il comunicato stampa: