NESSUN VIRUS POTRÀ CANCELLARE I NOSTRI VALORI: RESTIAMO UMANI

NESSUN VIRUS POTRÀ CANCELLARE I NOSTRI VALORI: RESTIAMO UMANI

Decimo giorno. Sono appena tornato a casa. Farmacia, un po’ di spesa, bancomat. Incontro una pattuglia di carabinieri. Gli chiedo che città incontrano in questi giorni. Strade deserte, i loro interventi sono soprattutto per liti domestiche. Entrano nelle case solo quando i “contendenti” vanno divisi fisicamente. Di solito li fanno scendere per strada. Anche loro pensano che sia giusto vietare lo sport all’aperto, che vadano prese ulteriori misure per evitare assembramenti. Ma ci sono due immagini oggi che mi hanno colpito: la ressa alla mensa dei poveri di Napoli e quel corteo notturno di mezzi militari che portano le salme di Bergamo a cremare in altre regioni. Dobbiamo resistere, dobbiamo restare in casa. È dura, ma è l’unica arma che abbiamo per vincere questa battaglia. Oggi è San Giuseppe, la festa del papà. E il pensiero va a tutti quei papà che hanno perso la vita in questa epidemia. Oggi, per tanti di noi, il pensiero va anche a Don Peppe Diana, il parroco di Casal di Principe, ucciso dalla camorra il 19 marzo del 1994. Lo facciamo ricordandolo sui social. Presto torneremo nelle strade, torneremo ad abbracciarci, torneremo a stringerci le mani. Nessun virus potrà cancellare la nostra memoria, i nostri valori: restiamo umani.