IL GOVERNO NEUTRALE DEL PRESIDENTE? MONTI: IS MISSION IMPOSSIBLE

IL GOVERNO NEUTRALE DEL PRESIDENTE? MONTI: IS MISSION IMPOSSIBLE

Sei personaggiin cercad’autorehanno movimentato il teatrino della Politica in questi noiosi, tediosi sessanta e passa giorni dal terremoto elettorale del 4 marzo. In ballo c’era, e c’è ancora, l’ambitissima poltrona di Palazzo Chigi da dove si dirige il governo, mai neutrale, del Paese: pochissime volteper i molti, i cittadini, moltissime inveceper i pochi, le elite imprenditorial-finanziarie. Deisei personaggi in cerca d’autore, i primi due che si catapultano sul palcoscenico del teatrino della Politica ancora in allestimento per la messa in scena della celebre opera del drammaturgo Luigi PirandelloIl gioco delle parti, rivendicano, ciascuno per se, lo scettro di Premier per una vittoria virtuale, che sta solo sulla carta. Ai due loquaci e un pò garruli contendenti, si aggiungono subito duevecchie volpi, che di solito dovrebbero finire in pellicceria: due spiritosi bulli eleganti, un pò balbuzzienti che, a loro volta, rivendicano, nonostante una sequenza di débacle elettorali,la governabilitàimpraticabile in loro assenza. L’uno, fintamente appostato sul colle Aventino, prima declina qualsiasi contatto e contratto:noi stiamo all’opposizione, poi folgorato sulla via del colle Quirinale accetta e fa accettare (al PdR) per rispetto del quinto illustre e canuto personaggio l’idea delgoverno neutrale del Presidente. L’altro invece preferisce palazzi – Grazioli – e ville – Arcore – da dove far sentire la sua voce roca e altisonante:senza di me non si fa alcun governosalvo esser anche lui folgorato sulla via del colle Quirinale:il governo neutrale del Presidente? Si può vedere, magari con qualche aggiustamento lessicale. Le due vecchie volpi che sarebbero dovute finire in pellicceria si sostengono a vicenda con messaggi in codice rendendo entrambi di fatto congelati i voti arrivati alle rispettive truppe camellate, ben collaudate e affiliate alpatto del Nazareno. Così i due loquaci e un pò garruli contendenti dello scettro di Premier, vedono pian piano allontanarsi Palazzo Chigi non più a porta di mano, come in cuor loro credevano, ma reso inaccessibile dalle due vecchie volpi che, ciascuno a modo suo, credevano se non alleati certamente non ostili. Lo stallo sopraggiunto, dopo più di sessanta giorni passati tra colloqui ed incontrivis-à-visapparentamente brillanti, salvo impreviste docce scozzesi, registra la comparsa inattesa di un sesto personaggio che, senza batter ciglio, detta aPolitico(www.politico.eu) la ricetta per uscire dall’impasse. Quella escogitata dal quinto illustre e canuto personaggio,il governo neutrale del Presidenteis mission impossible(è unamissione impossibile) nell’attualeimpasse della Politica, chiarisce aPolitico, megliosarebbetornare alle urne entro la fine di quest’anno e prolungare il mandato dell’attuale governo provvisorio del Primo Ministro Paolo Gentiloni fino a quando non sarà possibile votare. Questo perchè, scandisce il misterioso sesto personaggio,Gentiloni èun primo ministro estremamente esperto, che è in grado di negoziare con i partner europei e ha piùconoscenza delle personalità attorno al tavolo e alle tecnichedi qualsiasi altro governo potenziale. Messe così le cose ai due loquaci e un pò garruli contendenti che comei pifferai che andarono per suonarlee furono suonati, non resta che urlare sempre più forte:siamo stati boicottatie alle due vecchie volpiobtorto collofar comeGaribaldia Teano:obbedisco. E al quinto illustre e canuto personaggio del Quirinale? Miglior assist non poteva arrivare e proprio al 90° per salvareil soldato Paul:un assist provvidenziale – e lo si vedrà a breve – che vien non da altri colli ma daMonti,quelMarioTrilateralefatto primasenatore a vitae poiPremierdal predecessore al Quirinale,Giorgio Napolitano. E’Il gioco delle partiche i due loquaci e un pò garruli contendenti entrati sul palcoscenico della Politica un pò troppo baldanzosi non hanno, e non solo per inesperienza, capito fino in fondo, tanto da metter a rischio, più il M5S che la Lega, il congruo patrimonio di voti venuti dai milioni di elettori delusi da una sinistra che si è smarrita:non seguitemi, mi son persa anch’io.