I SINDACI E LE STELLE

Noi Morandi siamo in tanti, sparpagliati in Lombardia. Il mio nonno paterno si chiamava Venceslao, era il primo di cinque fratelli e di una sorella. Il papà Piero, classe 1929, era, invece, il primo di una miriade di cugini e cugine che con i matrimoni e le nascite hanno moltiplicato la famiglia. Cugini su cugini. I più lontani vivono a Lecco ( come Antonio, il canoista ex campione olimpionico e mondiali) e poi Como, Milano, Bergamo, Cremona, Castelleone (qui il numero e’ nutrito) e Soresina. Ed è proprio a Soresina che tutto cominciò. Noi Morandi arriviamo da li’. Diego Vairani e Pietro Fiori sono due sindaci, il primo di Soresina, il secondo di Castelleone e sebbene io sia di città, sento forte il richiamo delle mie radici. Così, ai tempi del Covid-19, ogni giorno guardo su Facebook gli aggiornamenti pubblicati dagli amministratori dei due paesi di provincia che salvo Crema, ma è più città che paese, sono i più colpiti per numero di contagiati e di persone morte. Nell’era social, Vairani e Fiori hanno consegnato a Facebook il loro dolore, qui hanno versato lacrime per gli amici che il Coronavirus si è portato via, ma hanno anche confortato, cullato, incoraggiato i propri cittadini. Sono amati, i due sindaci.Il bollettino aggiornato ad oggi racconta che dall’inizio della guerra, in provincia di Cremona i contagiati sono saliti a 3156 , oggi + 95 e sempre oggi, altre 20 anime sono salite in cielo, tra le stelle. I contagiati a Castelleone sono 116, 106 a Soresina. Vairani e Fiori si sentono al telefono ogni giorno, si danno conforto, si abbracciano a distanza. Gli stessi abbracci, a debita distanza, che Fiori porta ai familiari colpiti dal lutto nel suo paese, sul grande piazzale del cimitero dove si affaccia la piccola chiesa. Funerali veloci, cinque minuti, con pochi parenti e la benedizione del don. Già, perché l’emergenza sanitaria ha cancellato le messe nella chiesa e le tradizioni: la visita nella camera mortuaria, il corteo ai piedi che segue il feretro. Persino i manifesti funebri, nemmeno quelli si attaccano più. E così, i castelleonesi non sanno più chi dei loro e’ morto. Ci pensa il sindaco Fiori a portare ai familiari il cordoglio di tutto il paese, li’ sul piazzale, dove tutti, anzi pochi, hanno mascherina, guanti e stanno a ben più di un metro di distanza. , mi ha detto Fiori, sindaco professore: insegna lettere alle scuole medie, a Crema. Oggi era il Dante – day. Appassionato di Dante e della Divina Commedia, al telefono mi ha recitato a braccio il canto XXVI, quello in cui Dante incontra Ulisse. ‘Lo maggior corno de la fiamma antica cominciò a crollarsi mormorando, pur come quella cui vento affatica…’ . Girone dell’inferno. . A vedere Maria, Margherita, Rosa, Luigi, Celeste, Franco, Ottavio, Michelangelo e tutti i nostri cari morti nell’era del Covid-19, ora stelle che brillano in cielo. Scusate il disturbo.