CORONAVIRUS, IN FOLLE ATTESA ASPETTANDO L’ALBA

CORONAVIRUS, IN FOLLE ATTESA ASPETTANDO L’ALBA

La notizia dell’assalto ad un supermercato di Agrigento mi ha sì turbato ma, onestamente, sarei bugiardo se affermassi che non me lo aspettavo. In una qualunque zona d’Italia.La gente non ne può più. Dell’isolamento forzato, delle file chilometriche, delle mascherine che non si trovano e dell’autocertificazione che cambia ogni giorno. E del sospetto che chiunque tossisca o faccia uno starnuto sia un possibile untore. Mettiamoci i lavoratori autonomi, che nessuno sa quando riapriranno i negozi, chi il lavoro non ce l’ha o lo aveva “in nero”, siamo a posto.Pochi minuti fa, nel supermercato dove vado di solito, c’erano più di cento persone in coda. E qualcuno strillava: “Non ho soldi, cosa do da mangiare ai miei figli?”.Si è sfiorata la rissa. D’altronde, a parte qualche mirabile persona o associazione che si preoccupa di dare una mano ai più bisognosi, ognuno pensa solo a sè stesso.Non vedo interventi risolutivi del Governo. Gli autonomi dovrebbero ricevere 600 euro ma l’iter burocratico è assurdo. Ho letto la mail che l’INPS manda a commercialisti ed esperti del settore, c’è da mettersi le mani nei capelli. Non sarebbe stato più facile accreditare 600 euro alle partite IVA? No, dove il burosauro raggiunge le dimensioni italiane, non c’è verso.E gli altri? Sento parlare di “reddito di emergenza”, un tot per tutti (beh, quasi tutti) ma per ora sono solo parole.Intanto i politici continuano a litigare, a dividere anziché unire, a proseguire la loro orrida, sciacallante campagna elettorale.E non si vede luce. Spesso mi capita di vedere l’alba in questi giorni. Una volta era perché facevo tardi (e magari non ero solo). Ora è perché dormo poco e male.Penso a chi sta peggio, molto peggio di me. Per questa gente (e purtroppo anche per me) oggi l’alba è solo un’immagine beffarda. In realtà è il proseguimento di una tragica vicenda chiamata Coronavirus.Che dire? Forza italiani, forza mondo! “Ha da passà ‘a nuttata”, direbbe Eduardo. E l’alba tornerà ad essere quel meraviglioso spettacolo che tutti conosciamo