CORONAVIRUS: RAGGIUNTO IL “PICCO”. 12MILA MORTI, 105 CONTAGIATI
Oggi è stato il giorno del silenzio, del lutto, bandiere a mezz’asta in tutta la nazione, ma anche quello del plateu. Vuol dire che abbiamo raggiunto il picco dei contagi e ora dovrebbe iniziare la discesaDai dati della Protezione civile in Italia, dall’inizio dell’epidemia di Coronavirus, sono 105.792 i casi di persone che hanno contratto il virus Sars-CoV-2 (4.023 persone in più rispetto a ieri per una crescita del 3,9%). Di queste, 12.428 sono decedute (+837, +7,2%) e 15.729 sono guarite (+1.109, +7,6%). Attualmente i soggetti positivi sono 77.635 (+2107 e +2,8%. Il conto sale a 105.792, se nel computo ci sono anche i morti e i guariti, conteggiando cioè tutte le persone che sono state trovate positive al virus dall’inizio dell’epidemia).Ci sarà ancora molta strada, è vero “la curva ci dice che siamo al plateau, ma non vuol dire che abbiamo conquistato la vetta e che è finita, ma che dobbiamo iniziare la discesa e la discesa si comincia applicando le misure in atto”. Lo afferma il presidente dell’Iss Silvio Brusaferro alla conferenza stampa all’Istituto sul punto epidemiologico dell’epidemia. “Dire che siamo arrivati al plateau vuol dire che siamo arrivati al picco, ma il picco non è una punta bensì un pianoro da cui ora dobbiamo discendere”. Proprio perchè il picco “non è una ‘punta’ ma un pianoro, ha spiegato Brusaferro,ora dobbiamo scendere dall’altra parte”. Bisogna però “essere cauti poichè, ha concluso, dalla situazione di pianoro, l’epidemia può ripartire se molliamo rispetto alle misure di contenimento e isolamento in atto”. Per fare indagini di popolazione ampie “servono test più rapidi per la ricerca degli anticorpi. Stiamo pensando di fare questo tipo di indagine e stiamo mettendo a punto le tecnologie per poterlo fare” ha detto il presidente Brusaferro. L’indice di trasmissione del nuovo coronavirus, il cosiddetto R con zero, “è vicino all’uno (ndr ovvero un positivo ha la potenzialità di infettare una persona) ma dobbiamo arrivare sotto il valore uno”. Il presidente dell’Iss Silvio Brusaferro lo ha detto alla conferenza stampa epidemiologica presso l’Istituto. “Dobbiamo mantenere tale indice sotto l’uno, intorno allo 0,5, con misure efficaci”. Per raggiungere invece il valore zero contagi, ha detto, “ci vorranno mesi”. “L’indice di trasmissione del nuovo coronavirus, il cosiddetto R con zero, “è vicino all’uno (ndr ovvero un positivo ha la potenzialità di infettare una persona) ma dobbiamo arrivare sotto il valore uno”. Lo ha detto il presidente dell’Iss Silvio Brusaferro alla conferenza stampa epidemiologica presso l’Istituto. “Dobbiamo mantenere tale indice sotto l’uno, intorno allo 0,5, con misure efficaci”. Per raggiungere invece il valore zero contagi, ha detto, “ci vorranno mesi”. La polemica ancora in atto delle mascherine: “Purtroppo l’Iss ha detto che la prima riunione per valutare questa mascherina è stata rinviata alla settimana ventura. Da lì inizia questo iter che mi auguro possa essere reso rapido. Io credo che non si debba dire ‘diamo una risposta tra qualche settimana’ pensando di farci un piacere, ma che si dovrebbe dire ‘vi diamo una risposta tra qualche ora’”. Lo ha detto il governatore lombardo Attilio Fontana in un passaggio del suo intervento in Consiglio regionale, tornando sull’attesa per la certificazione dell’Iss a un’azienda lombarda in grado di produrre 900mila mascherine al giorno. “A meno che non si siano ancora resi conto che siamo in un periodo di emergenza, visto che comunque le mascherine nessuno ce le dà. Almeno ci diano l’autorizzazione a produrle”, ha aggiunto Fontana. Risponde il presidente Fontana: “Siamo pronti: appena abbiamo i risultati sulle prove tecniche di capacità di filtraggio delle mascherine possiamo renderle immediatamente autorizzate. Abbiamo fatto oltre 80 autorizzazioni a produrre in attesa che quanto prima ci vengano portate le prove tecniche di capacita di filtraggio dei microrganismi, nel momento in cui le riceviamo entro un’ora possiamo rilasciare le autorizzazioni, ma nel frattempo il produttore può produrle”. ‘Soccorritori trattati come untori”. I soccorritori di ritorno dalle zone rosse trattati come ‘untori’, minacciati di licenziamento o di ritorsioni dai vicini. La denuncia arriva da Francesco Rocca, presidente della Croce rossa italiana, che parla di “stigma intollerabile, assurdo e a dir poco autolesionista”. “Per fortuna, aggiunge Rocca, è la netta minoranza quella dell’insulto e della paura rispetto a un’Italia migliore. E’ necessario, tuttavia, fare sentire doppiamente il nostro grazie a questi straordinari esempi di Umanità in azione”. Presentato a Milano il nuovo ospedale realizzato in Fiera . “Abbiamo fatto una promessa e l’abbiamo mantenuta”. Lo ha scritto Guido Bertolaso in un messaggio letto alla presentazione dell’ospedale Fiera Milano costruito in 10 giorni per l’emergenza Coronavirus. Un ospedale “specialistico”, ha scritto, che potrà essere “replicato a livello nazionale e internazionale”. E ancora: “Fiero di essere italiano, quando il Paese chiama io rispondo”. Bertolaso, che nei giorni scorsi è stato ricoverato per Coronavirus, ha scritto nel messaggio, letto da un suo delegato, che quello a Fiera Milano non è un “un ospedale da campo, non è un lazzaretto”, ma una struttura specialistica che mette al centro “la figura del paziente” grave colpito da Covid 19. Un ospedale realizzato, ha aggiunto, “in tempi inconsueti e insperati”. E la scelta di Fontana di farlo “ha assunto un carattere esemplare”. E ancora: “al grido di aiuto dell’Italia si risponde, anche se con rischi a cui sapevo che avrei avuto”
