USA E CORONAVIRUS, PER I SENZA TETTO, PEGGIO DEL TERZO MONDO
Stati Uniti d’America. Terzo mondo in realtà non sarebbe corretto, ci sono paesi del cosiddetto terzo mondo che hanno un welfare migliore, e una maggiore considerazione diffusa degli ultimi. Potremmo rimanere sempre sul buon vecchio Land of opportunities (to choose how to die). Questa in foto è Las Vegas, dove uno solo di quegli inutili mega hotel da 10000 stanze potrebbe ospitare comodamente l’intera popolazione di homeless del Nevada. Si parla di 6500 esseri umani che vivono in strada nello Stato – 40mila in California -, e lo scorso novembre è stata approvata una legge statale che puniva il “bivacco” – cioè appoggiarsi, sedersi, sdraiarsi, non sia mai – sul marciapiede con 1000 dollari e fino a sei mesi di galera. In questo momento ci sono 150mila stanze libere negli hotel di Las Vegas (lo ha detto il sindaco di San Antonio, Juan Castro). Centocinquanta mila, 150k, se vi piace di più. È ovviamente chiuso, gli hotel sono tutti decorosamente chiusi per mancanza di facoltosa clientela. Funziona così, ‘o capitale. Lo so, sembra nazismo socioeconomico. Sembra. In compenso però è aperto il ventilato parcheggio outdoor per semi-esseri umani, come vedete, nel quale ci si è anche dolcemente premurati di mantenere le norme di distanziamento: uno slot d’asfalto adibito ad un motorino a me, poi uno slot vuoto, e di seguito un altro slot per te e la tua branda di stoffa. E spegni la luce quando ti addormenti. Quanta grazia
