LA RETE E GLI «ECONOMISTI ASTRATTI»

LA RETE E GLI «ECONOMISTI ASTRATTI»

Vi voglio raccontare un personaggio del web, uno di quelli che ci allietano l’esistenza qui sulle reti sociali. Li chiamo “economisti astratti” (anche “economisti filosofici” o “economisti giuridici”): gente che non ha capito i numeri, non ha contatto con la realtà, non comprende la concretezza, non ha mai visto un’equazione: prende solo dei principi o delle definizioni e le stira per farle andare bene a tutte le situazioni. Solo che così non funziona. L’economia è una scienza QUANTITATIVA e una determinata manovra può andare bene per risolvere una situazione in Italia ma non va bene per risolverla in USA, per dire, per questioni di SCALA, per questioni di numeri appunto.In pratica è gente che pensa che siccome saltando si produce una spinta verso l’alto da terra allora il salto è il modo giusto per uscire dall’atmosfera e andare sulla Luna. Peccato che sia una CRETINATA. Gente che si fissa sulle parole e quindi uno stato non può fallire perché “default” non vuol dire fallimento, la traduzione è sbagliata e non esiste nel diritto il concetto di fallimento di uno stato.Ecco, questi personaggi, che non sono di diretta derivazione di Borghi & Bagnai ma solo un’emulazione, sono un problema: il fatto che tutti si sentano autorizzati a parlare di economia perché hanno dei soldi in tasca è un disastro di proporzioni immani.