URSULA VON DER LEYEN SI SCUSA CON L’ITALIA: ‘SIAMO TESTIMONI DELL’INIMMAGINABILE’

URSULA VON DER LEYEN SI SCUSA CON L’ITALIA: ‘SIAMO TESTIMONI DELL’INIMMAGINABILE’

Ursula Von der Leyen si scusa con l’Italia ‘siamo con voi’,dice su Repubblica,siamo testimoni dell’inimmaginabile’. Chissà, forse il cuore gelido dell’Europa,dinanzi alla conta dei morti e alle immagini drammatiche trasmesse quotidianamente dai media,comincia a intenerirsi.E a pensare che la salute pubblica viene prima di ogni interesse economico. Quel virus maledettoche ha provocato uno tsunami epocale, come lo ha definito Conte,non può lasciare indifferenti.Anche perché non c’è Paese che non ne venga colpito. E se non si adottano misure economiche condivise e straordinarie (in grado di superare i vecchi schemi) non se ne viene fuori. ‘Qui c’è un appuntamento con la storia e tutti devono essere all’altezza’, ha più volte ammonito Conte, rivolgendosi all’Ue, più avvezza a curare i propri interessi che a mettere mano ai cordoni della borsa. ‘L’Italia è stata colpita dal coronavirus più di ogni altro Paese europeo, siamo con voi’, continua la presidente della Commissione europea, aggiungendo che l’Italia è diventato anche la più grande fonte di ispirazione per noi tutti’. Meglio tardi che mai, verrebbe da dire. Qualcosa sembra muoversi in quell’Europa che dinanzi alla solidarietà è solita girarsi dall’altra parte. Anche la posizione del governo olandese,in merito alle misure necessarie ad affrontare la crisi provocata dalla pandemia di Covid-19,inizia a cambiare. Dal presidenteMark Rutte,uno dei più riottosi ai coronabond,ha annunciato ieri in Parlamento una proposta olandese per un fondo Ue di emergenza, destinato a coprire i costi sanitari immediati della pandemia.‘Non si tratta di prestiti né di garanzie , ha precisato, ma di doni per aiutare persone che hanno bisogno. Il fondo dovrebbe coprire l’assistenza medica per i Paesi che sono colpiti duramente e che ne hanno bisogno dal punto di vista finanziario. E’ della massima importanza che gli Stati membri dell’Ue si aiutino gli uni con gli altri per curare i malati’. Sembrerebbe, da queste dichiarazioni, per dirla con Conte, che all’appuntamento con la Storia nessuno voglia arrivare impreparato