LA MESSA IN ONDA E’ FINITA, ANDATE IN PACE

LA MESSA IN ONDA E’ FINITA, ANDATE IN PACE

Neanche avevo fatto a tempo a lasciare l’edicola che già dovevo ammettere che a La Repubblica questa volta sono stati geniali: aprire un pezzo sui riti scrivendo “ la messa in onda è finita, andate in pace” merita un riconoscimento, a denti stretti ma profondo. “Stavolta avete vinto voi…” mi dico, e torno indietro da lei, dalla mia edicolante che mi sopporta tutte le volte che trovo in lei la prima persona con cui commentare quel che leggo sul giornale.Ma la sua disponibilità questa volta le è costata cara, perché l‘ho sommersa con la mia rabbia: “‘sta storia però dimostra che in Italia non c’è libertà di culto! Pure noi avevamo chiesto di poter celebrare a porte chiuse. Mica volevamo andare allo stadio ogni domenica, volevamo vederci le partite a casa, rispettosi dei divieti. Ma a noi la messa a porte chiuse non è stata consentita. E’ vero o no?“Lei è una persona troppo simpatica e mi ha detto che non ci aveva mai pensato,”interessante”, dice . E non mi è parso vero per proseguire:” I nostri misteri sono forse meno impenetrabili? No, il fatto è che se uno è immanentista a sto Paese non è preso neanche in considerazione. Il fatto è che loro, i trascendentalisti, dicono di volerci rendere tutti buoni, tutti devoti. E allora lo Stato li protegge. Noi invece non crediamo che al fondo dell’uomo ci sia il bene, ma la violenza. E siccome la violenza è mimetica, e quindi ognuno di noi è attratto da ciò che attrae l’altro, cosa diciamo? Diciamo “ma fateci sfogare tutta sta violenza. Non al supermercato, o al semaforo però, ma allo stadio! Ma non sarebbe meglio per tutti? Il nostro rito non farebbe bene pure a lei? Non vede che stanno tutti scoppiando di violenza da quando il campionato è stato sospeso?“Aoh, non ci crederete, ma lei era interessata. Non tifa, anzi ci detesta a noi tifosi. E mi ha chiesto di capire meglio sto mimetismo: “vedi Luciana, se in questi giorni senza niente da fare chiudi tutti i bambini nella solita stanzetta devi pure trovare qualcosa per farli giocare. Ok, gli dai un trenino. E che te credi? Cominceranno tutti a fare gara per toglierlo all’altro. Ma se gli dai dieci trenini non è che ognuno giocherà col suo. No, non giocheranno più… Si saranno scocciati! Per questo serve il campionato!!!! E’ un trenino solo e lo vogliamo tutti perché lo vogliono tutti gli altri. Ma questo rito, amici miei, ci dà la salvezza qui e oggi, non domani… Se lo riaprissero si tornerebbe a litigare per telefono con gli amici: “hai visto quel cornuto, v’avemo fatti i bozzi…” e così via. Il campionato ci salverebbe dalla violenza nei palazzi, sui pianerottoli, ma non c’è verso di farglielo capire.” Lei mi ha regalato il Corriere dello Sport, e io sono tornato a casa felice. Ci vuole tanto poco….