PIRAMIDIOTI, TERRAPIATTISTI, COMPLOTTISTI & CO

PIRAMIDIOTI, TERRAPIATTISTI, COMPLOTTISTI & CO

Partiamo da un assunto: il nostro pianeta nasconde ancora molti segreti da svelare. Non sappiamo ancora con certezza chi abbia costruito le piramidi in Egitto, e per quale motivo ci siano piramidi sparse per il mondo, così come non abbiamo idea di che fine abbia fatto l’anello mancante, con buona pace degli evoluzionisti intransigenti. Misteri appunto, e tanti, che in buona parte si cerca di svelare utilizzando rigore scientifico e buon senso, ma che in alcune circostanze hanno generato seguaci dalle idee quanto più fantasiose possibili. Partiamo proprio dalle piramidi egizie, da quella di Cheope (Khufu), in particolare, le cui misure, studiate ed analizzate per decenni, convinsero C.T. Russel, il fondatore dei Testimoni di Geova, in seguito quasi ripudiato, che nelle proporzioni e nelle misure della Grande Piramide fosse confermato quando scritto nella Bibbia. Affermazioni che, smentite in seguito alle mancati apocalissi profetizzate da Russel, hanno sminuito la figura di quel predicatore affascinato dal passato. Non fu certo l’unico a voler trovare nelle piramidi la risposta a tutte le domande insolute, dall’origine del mondo al perché alcuni uomini mettono la camicia nella mutande. Il termine piramidioti fu coniato appunto per distinguere gli studiosi seri da tutti i cercatori di verità alternative, troppo alternative, anche se poi molti ricercatori non allineati hanno comunque prodotto risultati interessanti, e proposto teorie suggestive ancora da verificare ma anche da smentire. Una di queste intuizioni, ad esempio, riguardò la risonanza del suono nelle piramidi, pur nell’assoluto silenzio, e la riscoperta del concetto di risonanza del pianeta terra, ossia la Risonanza Schumann. Con questo termine si indicano le risonanze elettromagnetiche globali, provocate dalle scariche elettriche di fulmini nello spazio formato tra superficie terrestre e ionosfera. Il nome deriva dal fisico W.O. Schumann, che le calcolò matematicamente nel 1952. Ma i piramidioti  sono solo una delle tante categorie di credenti alternativi che abitano il nostro pianeta, anche se molto meno famosi, ad esempio, dei terrapiattisti. La teoria della terra piatta nasce ala fine del 1800, e fu un inglese, tale Rowbotham, a definire i punti cardine di questa visione del globo. Poi nel corso del tempo tanti altri arditi si misurarono con la sfida di mostrare al mondo la verità, alcuni tirarono in ballo Mosè e Colombo, altri ancora cercarono di dimostrare che la curva dalle grandi altezze è solo un effetto prospettico, ed altri sono morti cercando di volare da soli oltre la coltre di nubi per fotografare da soli la terra, invece di affidarsi alle foto di astronauti corrotti. I terrapiattisti sono, a buon motivo, annoverati anche tra i complottisti, ossia tra tutti coloro che, in ogni circostanza, vedono un piano segreto. Per carità, la storia ha dimostrato che molti avvenimenti ci sono stati tenuti segreti e che la trasparenza in parecchi casi è venuta a mancare, ma i complottisti vanno molto oltre, alcuni partono dalla Bibbia, ed ancora prima. Il complotto globale per eccellenza è quello che vede alcuni personaggi ricchi e potenti governare il mondo, a discapito di governi ed istituzioni, ed ecco che i vari morti eccellenti sono tutti martiri della longa manus del potere occulto. Basta prendere chiesa, massoneria, industria e finanza, ed il gioco è fatto, anche perché il fine ultimo risulta sempre lo stesso: il dominio del genere umano. Quindi, ripartendo dalle piramidi, secondo le teorie complottiste, quei monumenti nasconderebbero un avvertimento importante sul futuro dell’umanità, e se gli uomini lo scoprissero il mondo come lo conosciamo verrebbe devastato, allora le religioni, sovvenzionate dai potenti, userebbero il loro ruolo per istruire le masse, mentre nelle stanze massoniche verrebbero decise in privato le mosse, da sottoporre ai potenti. Tutto molto semplice, ma in realtà bisogna considerare che, tra i complottisti, hanno un gran peso anche gli anticomplottisti, i quali non sono persone comuni che non credono ai complotti, ma piuttosto un altro ramo del complottismo che vede nelle teorie del complotto un modo per confondere le acque in modo che le persone non si accorgano di quanto sta accadendo. Costoro, gli anticomplottisti appunto, citano il caso del Progetto Blue Book, un progetto ideato negli Stati Uniti per diffondere ad arte notizie che smontavano i casi di avvistamento di UFO, mentre in realtà sempre il governo americano nascondeva i dossier ed i contatti avvenuti. Il mondo è bello perché vario, diceva qualcuno, ed è così, perché forse la realtà priva di significati nascosti, ancorchè frutto di invenzione, risulterebbe piatta, senza stimoli, ed allora ben vengano cacciatori di fantasmi ed indagatori di misteri, purchè il tutto non conduca a derive dove la ragione si perde dietro a teorie assurde. Perché alla fine resterà sempre da risolvere il mistero più grande, che non è cosa ci aspetta dopo la morte, ma perché alcuni uomini si mettano la camicia dentro le mutande.