ROMA TI VOGLIO RIVEDERE VIVA

Va pensiero sulle ali dorate/ va ti posa sui clivi e sui colliE’ il canto che Giuseppe Verdi nel Nabucco fa rivolgere agli ebrei esuli che anelano la patria lontana. Anche io mi sono lasciato trasportare dal mio pensiero carico di amore e di nostalgia verso la mia Roma, solitaria e abbandonata, nei giorni solitamente festosi della Pasqua. Il mio pensiero ha volato verso il Campidoglio e ha sorvolato come un drone i Fori e il Colosseo, ha intravisto la Domus Aurea, la meravigliosa reggia di Nerone, dentro la quale si calava Raffaello per vedere gli affreschi e le decorazioni a cui ispirarsi.E poi ha sorvolato il Quirinale che fu la reggia dei papi e dei re d’Italia e ora è la sede del presidente della Repubblica. Ha dato una occhiata a Fontana di Trevi per poi dirigersi a Trinità dei Monti, che in questa stagione dovrebbe essere tutta infiorata di azalee.Dalla maestà della Roma laica alla santità del Cupolone, per dirla con Antonello Venditti, il passo è obbligato. E li ho immaginato Michelangelo, la Cappella Sistina, le Stanze di Raffaello dove mi sono perso volando sul Giudizio Universale, sulla scuola di Atene, sulla Pietà del giovane Buonarroti. Il mio pensiero non poteva non salire nella casa di Alberto Sordi, il tanto amato Alberto dove c’è un museo e una mostra eccezionale che aspetta da 50 giorni i visitatori.Certo la Roma sorvolata dal pensiero è bella e suggestiva è quella che abbiamo sempre sognato ma non è quella la nostra Roma viva. Voglio rivederla viva presto, voglio vedere i turisti che buttano la monetina a Fontana di Trevi, voglio vedere i ragazzi seduti sulla scalinati di Trinità dei monti, voglio vedere i visitatori in fila davanti all’ingresso del Colosseo. E voglio vedere anche i centurioni che importunano i turisti. E anche la Curva Nord vociante che incita la nostra Lazio.Roma ti voglio rivedere caotica, incasinata e anche sporca e con le buche, Ti voglio rivedere viva!