SASI, IL PARRUCCHIERE CHE REGALA MESSE IN PIEGA ALLE NONNE
DI CLAUDIA SABA“Chi ha detto che anche a 80 anni una donna non debba sentirsi amata, preparata, in ordine e pure coccolata?”.Chi pronuncia queste parole èSalvatore Visone, per tutti Sasi. Ha 41 anni ed è originario di Napoli.Lavora nei Quartieri Spagnoli.Un quartiere che a Napoli è famoso per le sue ottime sfogliatelle e qualche “mariuolo”.Da più di tre anni Sasi porta avanti una bellissima iniziativa.Da quando, un giorno di ottobre del 2015, una signora si ferma davanti al suo locale, guarda i prezzi in vetrina e poi si allontana a testa bassa.Quei costi sono troppo alti e lei con quella piccola pensione, non può permettersi di sostenerli.“Ricordo quel momento come se fosse ora – racconta – Così, da allora, ho deciso di dedicare un’intera giornata alle donne”.È da quel momento che Salvatore decide di offrire gratis, per un giorno della settimana, dieci messe in piega alle signore del quartiere che vivono con la pensione minima.Ogni martedì il locale di Sasi, ospita quelle signore che non possono concedersi il lusso di un parrucchiere.Napoli è fantasia, creatività, gente con il cuore grande come Sasi che ha saputo trasformato il suo locale in Vico Due Porte a Toledo in un punto di ritrovo.Le signore s’incontrano qui tutti i martedì per farsi coccolare da lui davanti allo specchio, per aggiustarsi i capelli e regalarsi un sorriso.Nessuno ha mai approfittato.Qualche chiacchiera, un po’ di colore che deve bastare fino al martedì successivo.I turisti hanno apprezzato a tal punto l’iniziativa, che sempre più spesso decidono di farsi i capelli da lui e lasciare un taglio pagato.Come il caffè pagato, che a Napoli è un’usanza ormai consolidata da tempo.Ma Salvatore non si è fermato a questo.Ha coinvolto altri commercianti del quartiere.Come la trattoria “Da Nennella” che sta proprio vicina a lui, dove ogni martedì, dopo la messa in piega, le signore possono garantirsi anche un pasto gratis.Le donne anziane che vivono con il minimo garantito dallo stato, posseggono una grande dignita’. Sono orgogliose e non chiedono niente a nessuno.Sasi lo sa bene.La reazione dei clienti è positiva e sono felici di contribuire all’iniziativa.“Io posso assicurare che l’aspetto economico non c’entra niente in questa vicenda. Né che esiste un guadagno di alcun tipo. Se ognuno avesse un po’ più di attenzione verso gli altri l’Italia sarebbe un posto migliore.”, ribadisce Salvatore che nel luglio 2016 è stato premiato con una medaglia al valore civico dall’associazione Carlo La Catena, un vigile del fuoco napoletano morto nella strage di Via Palestro, a Milano, nel 1993. “Ricordo ancora la sera della premiazione – sorride Salvatore –. C’erano magistrati, carabinieri, persone che avevano fatto qualcosa di grande per qualcuno o per la città di Napoli. Quando sono salito sul palco ero emozionato e mi sentivo quasi fuori luogo. Tutti mi hanno rassicurato, dicendomi che ognuno fa quel che può, nel suo campo”.Un riconoscimento che Salvatore merita a pieno titolo.Anche i turisti sono aumentati insieme alle messe in piega pagate.Nel suo piccolo, Salvatore regala un po’ di felicità alle nonne dimenticate, a quelle donne che ci sono sempre per tutti, a cui nessuno trova mai il tempo di dedicarne un po’.E il suo sogno è che qualcuno lo segua, che anche la politica possa sensibilizzarsi.Il parrucchiere dei Quartieri spagnoli, diventato una star per gli abitanti del luogo, sta lavorando a un progetto di crowdfunding per poter donare oltre alla messa in piega, anche un colore, un’acconciatura ad hoc, allargando così il campo in tutta Italia.“Il tutto sempre riservato alle nostre donne che vivono con una pensione minima”, precisa ancora Sasi.Tuttavia non nasconde un po’ di delusione: “Mi aspettavo qualcosa di più da una città così generosa come Napoli. Anche da parte delle istituzioni”.Il suo lavoro continuerà.“Se anche un solo parrucchiere, dalla Valle d’Aosta alla Sicilia sposasse la nostra causa – conclude – l’Italia sarebbe un posto migliore”.Gli occhi delle nonne che passavano davanti al suo negozio senza fermarsi, adesso entrano e sorridono quando escono dal suo locale, con la testa a posto.Più di una messa in piega o un taglio di capelli, Salvatore regala loro la dignità, la cura, le attenzioni.La possibilità di sentirsi ancora importanti.E questo, in fondo, è quello che tutti noi vorremmo avere.
