TEMUCO E QUEL NONNO ANARCHICO
Luis Sepulveda era di Temuco, una cittadina 600 km a sud di Santiago in Cile.Temuco è stato un posto dove gli sgherri di Pinochet hanno imprigionato, torturato, ucciso, fatto scomparire tanti giovani di sinistra allora in quel tempo buio iniziato nel 1973 con un golpe contro il governo di Unità Popolare.Anche lui era finito dentro ma era riuscito a scamparne. Ne aveva riferito in un suo libro.Temuco dunque.A Roma abbiamo seguito a lungo pochi anni fa un processo per un “desaparecido” di Temuco, Omar Venturelli. Un sacerdote di origine italiana che era stato destituito da un vescovo di destra, perché stava dalla parte dei mapuche e dei contadini. Omar era originario di un paese del modenese, per questo si celebrava un processo in Italia.Alla sbarra c’era l’avvocato Alfonso Podlech, un rappresentante dei terratenientes, che in quel settembre del 1973 si era messo a disposizione del regime per far finta di essere un fiscal, cioè un pubblico ministero.Accusato di aver ucciso Omar Venturelli era riuscito alla fine ad ottenere dalla corte di assise un’assoluzione col 530, l’articolo che sostituisce la vecchia insufficienza di proveIn quel processo erano venuti a Roma decine di incarcerati di allora, in parecchi avevano puntato il dito contro Podlech dicendo che era lui a presiedere le sessioni di tortura. Sepulveda ha raccontato di Temuco, ma soprattutto ha poi raccontato storie forti e affascinanti di vite dalla parte degli oppressi e dei più deboli. Con una forte sottollneatura della necessità dell’antifascismo.Lo ringraziamo per tutto quello che ci ha dato.Compreso il ricordo del nonno anarchico che da bambino prima gli somministrava parecchia aranciata e poi lo portava a fare pipì sulla porta della chiesa. Acqua benedetta quella di un bambino… ps: un tg lo ha reso autore di Cent’anni di solitudine, pazienza anche quello era un gran libro ma non l’ha scritto Sepulveda. Cose che succedono in tv…
