CONDIVIDO LA POSIZIONE DI LEONARDO CAFFO

CONDIVIDO LA POSIZIONE DI LEONARDO CAFFO

Condivido perché non solo sono d’accordo ma il concetto espresso qui dal mio amico Leonardo Caffo é senz’ altro più preciso e autorevole del mio. E anche perché vedo ancora,sempre qui su Facebook ,tanta gente che se ne frega dei numeri ancora altissimi dei danni tragici di questa pandemia. Parliamo soprattutto di Lombardia, che ad oggi sembra una follia riaprire così, come una porticina che era rimasta chiusa a viziare l’aria. Abbiamo scherzato…E se ne frega di statistiche, di salute, propria e di quella altrui, e di ondate di ritorno. Invece di ripensare completamente questo sistema economico, questo capitalismo, e il virus ci da’ la possibilità di farlo, siamo disposti a morire pur di rimettere in moto le macchine, nello stesso modo di prima del virus. Così se il prezzo di tutto ciò, che non è colpa di nessuno, semmai di un virus MAI incontrato prima, è la vita ,a chi serviranno le macchine? Certo sto virus di danni ne sta facendo eh…oltre ai polmoni deve essere sfuggito il fatto che può colpire anche il cervello…. Leonardo Caffo2 hSe riaprono a maggio significa che la chiusura precedente è servita “solo” ad alleggerire le terapie intensive. Del virus sappiamo poco, non ci sono cure reali all’orizzonte, le strategie politiche sono confuse, il caldo non lo uccide, la matematica parla di focolai perenni con anche solo quattro portatori sani in giro per le città. A settembre saremo di nuovo in quarantena di sicuro. Dunque bisognerebbe essere onesti: riapriamo perché preferiamo morire e far morire di covid che far morire l’economia e il sistema. Di ripensarlo, mettere mano a forme di reddito alternative, non se ne parla neanche. Ha ragione James lovelock: l’antropocene sta per lasciare spazio alla Novacene. Epoca di cui, presto o tardi, non faremo più parte. “Il mondo del futuro sarà incentrato solo sul far sopravvivere Gaia; non c’è più spazio per gli egoismi degli esseri umani”Leonardo Caffo2 hSe riaprono a maggio significa che la chiusura precedente è servita “solo” ad alleggerire le terapie intensive. Del virus sappiamo poco, non ci sono cure reali all’orizzonte, le strategie politiche sono confuse, il caldo non lo uccide, la matematica parla di focolai perenni con anche solo quattro portatori sani in giro per le città. A settembre saremo di nuovo in quarantena di sicuro. Dunque bisognerebbe essere onesti: riapriamo perché preferiamo morire e far morire di covid che far morire l’economia e il sistema. Di ripensarlo, mettere mano a forme di reddito alternative, non se ne parla neanche. Ha ragione James lovelock: l’antropocene sta per lasciare spazio alla Novacene. Epoca di cui, presto o tardi, non faremo più parte. “Il mondo del futuro sarà incentrato solo sul far sopravvivere Gaia; non c’è più spazio per gli egoismi degli esseri umani.