CORONAVIRUS: CAMPAGNANO DI ROMA ZONA ROSSA
Polizia, Carabinieri ed Esercito a presidiare le vie d’accesso al Comune. Si è risvegliata in questo modo Campagnano di Roma, provincia di Roma al confine con la provincia di Viterbo, dopo la proclamazione avvenuta ieri della zona rossa per il Covid 19. E ancora una volta la causa dell’alto numero di positivi al virus che ha portato all’estremo provvedimento proviene da una Rsa, una struttura per anziani, dove sono stati registrati 51 casi positivi su un totale di 105 ospiti e 28 tra i 61 operatori. Va notato che la popolazione di Campagnano è di circa 11 mila cittadini. A portare alla luce il diffondersi così vasto dell’infezione è stato il decesso di un anziano nella struttura del centro di riabilitazione Santa Maria Del Prato, che si trova esattamente al centro del paese, in piena comunicazione con tutti i gangli vitali delle attività più frequentate, dagli uffici del Comune alla posta ai principali centri per l’acquisto di alimentari. Adesso la paura corre sui volti dei residenti nella piccola comunità a nord della Capitale, non tanto per la dichiarazione di zona rossa, ma per le implicazioni che tutte le 28 persone positive tra gli operatori, fino a sabato scorso completamente all’oscuro della loro condizione, hanno continuato a tornare nelle loro famiglie e a svolgere una vita normale continuando a incontrare numerose persone. Il prefetto, l’assessore regionale alla Sanità, il Direttore generale della Asl Roma 4 hanno quindi deciso con il sindaco di chiudere tutto il territorio comunale. In realtà sul ponte di comando è attualmente il vice sindaco Alessio Nisi, in quanto per precauzione, a causa dell’età, il sindaco Fulvio Fiorelli è attualmente nella sua abitazione. “Considerato che il presidio è posizionato nel centro abitato del Comune con diversi dipendenti residenti nel Comune stesso, è stato deciso, sentiti il Prefetto e il Sindaco e per le vie brevi il Comitato Tecnico Scientifico della Protezione Civile nazionale, di ordinare con decorrenza immediata e fino al 2 maggio compreso il divieto di allontanamento dal territorio del Comune di Campagnano di Roma da parte delle persone presenti”. Così recita il comunicato che i cittadini si sono visti recapitare sui loro telefonini nel pomeriggio di ieri. Tutto è partito da una denuncia dei familiari di un anziano deceduto nella struttura. Da lì sono partiti gli accertamenti che hanno portato la Procura di Tivoli ad aprire un fascicolo col “modello 45”, una dicitura burocratica per indicare che al momento non ci sono ipotesi di reato, ma che consente comunque di svolgere gli accertamenti sul mancato rispetto o meno nella struttura di tutte le norme in materia sanitaria. Le residenze per anziani sembrano essere state tra i principali focolai del coronavirus in Italia con centinaia di vittime. Decine le inchieste avviate in tutto il Paese. Il sospetto terribile è che per risparmiare sulle spese o per sottovalutazione del pericolo gli anziani non siano stati altrettanto tutelati della fascia in età produttiva della popolazione. Sta di fatto che da sabato scorso a Campagnano oltre al divieto di accesso e di entrata, consentito soltanto al personale militare, di protezione civile, delle forze di Polizia dei Vigili del Fuoco, del personale medico e sanitario e dei farmacisti e veterinari, sono soppresse tutte le fermate dei mezzi pubblici, sospese le attività negli uffici pubblici, a parte l’erogazione dei servizi essenziali e della raccolta dei rifiuti, vietate tutte le imprese, cantieri compresi, a esclusione dei negozi di generi alimentari, farmacie e parafarmacie, distributori di carburante, servizi di rifornimento di bancomat e postamat. Chiusi parchi pubblici, aree sportive e i cimiteri comunali. Mentre tutta Italia pregusta il lento ritorno dal 4 maggio prossimo alla normalità i cittadini di Campagnano di Roma adesso temono di dover rinviare senza previsioni possibili al momento la fine parziale dell’emergenza
