ATTENTI AI TEST SIEROLOGICI
Sulla questione dei test sierologici ovvero “passaporti di immunità” mi pare si stia ripetendo il copione già visto sul “chiudi Italia”.Da un lato le imprese, la Lombardia e Renzi che dicono: su, facciamo questi test sierologici così possiamo riaprire tutto in fretta; dall’altro gli scienziati (ultimo, poco fa, Ranieri Guerra, direttore vicario Organizzazione mondiale della sanità, nel bollettino delle 18) che dicono: un attimo, non sappiamo ancora bene che valore hanno questi test, pensate che disastro se mandassimo in giro centinaia di migliaia di persone col passaporto immunitario che invece non hanno gli anticorpi.A occhio sembrano solo due visioni diverse del mondo, due filosofie: una più “umanista-etica” e l’altra più “pragmatica-utilitarista”. E potrebbe essere così. Forse però (ma questa è opinione mia) quella “pragmatica” (al di là di ogni considerazione etica) sul mediolungo rischia di ottenere l’effetto opposto a quello sperato, cioè uno strascico infinito di pandemia/endemia, stop and go, zone rosse, blocchi a scacchiera, insomma non esattamente una ripresa sana e robusta.
