QUANDO OFFENDERE GLI ALTRI, SERVE SOLO A FAR CAPIRE, QUANTO PICCOLO SEI TU
Dopo il vergognoso articolo dell’altro giorno, a scusarsi con il Sud e con Napoli è stato il Presidente dell’Ordine dei Giornalisti Carlo Verna, che in una lettera di scuse ha definito Feltri “urticante” e negli ultimi tempi “seminatore d’odio”. E che cosa fa Feltri? La sera stessa, non avendo evidentemente gradito il fatto che l’Ordine si fosse scusato al posto suo, ha fatto un ulteriore passo avanti, ancora più basso. Si è presentato in televisione, su Rete4, ed ha passato un altro limite. Ha guardato la telecamera ed ha detto qualcosa che non sentivamo da tempo: “I meridionali sono inferiori, e non me ne frega niente se si arrabbiano”. La cattiveria che c’ha messo, il cinismo, solo Dio lo sa. Voleva fare male. Se la teneva lì da mezza giornata. Ed ha colpito con questo ennesimo insulto profondamente razzista. Di in un individuo ormai davvero miserevole, neanche più “urticante”, ma penoso. Che mostra un livore unico, l’incapacità di chiedere scusa. Che si crede furbo e forte perché pensa di poter dire ciò che vuole. Si crede un intellettuale. Ma in realtà è solo un poveretto. Perché nelle sue affermazioni non c’è l’ombra della provocazione intelligente. C’è solo la miseria di un essere incattivito perché appartenente ad una generazione di giganti del giornalismo (Biagi, Montanelli ecc.) ma affetto da nanismo professionale.
