I SOCIAL USATI COME MANGANELLI PER INTIMORIRE CHI STA DALLA PARTE DELLA SCIENZA

I SOCIAL USATI COME MANGANELLI PER INTIMORIRE CHI STA DALLA PARTE DELLA SCIENZA

C’è una dottoressa, lavora sul fronte del Covid 19. Vede sul lavoro la sofferenza, la morte. Fa turni massacranti: assieme a migliaia di altri medici, infermieri, operatori sanitari. Ma lo fa perché è il suo lavoro, e perché ci crede: ha studiato a lungo, per questo. La formazione di un medico anestesista dura 11 anni, ma non finisce mai. Sono gli anni della gioventù, sono quelli in cui tanti altri avendo fatto scelte diverse possono permettersi cose che per questi professionisti sono un sogno proibito: fare tardi la sera, rilassarsi nei fine settimana, avere un po’ di soldi da spendere in una vacanza, in un vestito. Molti tra chi sceglie la carriera medica o quella universitaria devono vivere lunghi anni di rinunce, di sacrifici, notti sui libri, giorni a lezione. Questa dottoressa ha scritto un post toccante, parlava della sua esperienza e del disgusto che le davano i tanti interventi, commenti, comizi via web dei virologi della domenica, ma anche dei truffatori che smerciano prodotti alimentari, integratori, pseudomedicine, intrugli o il sole, il mandolino per “guarire” per “prevenire” per “curare”. Tanto il virus non esiste, tanto sparisce in 70 giorni, tanto non prende i bambini, tanto le donne non muoiono e tante altre fesserie diffuse anche dai giornali. Come altri io avevo condiviso quel post, e non pensavo che il nome fosse reale: ma le persone perbene non hanno problemi nè paura ad assumersi la responsabilità di quello che affermano. Dovrebbe essere normale, tra persone perbene. Ma questo è costato alla dottoressa enormi problemi, hanno diffuso i suoi dati personali, la hanno additata sui social come venduta alle case farmaceutiche, incompetente, arrogante. E chissà quanti tra i suoi odiatori fino a tre settimane fa si affacciavano ad applaudire “gli eroi”. Su richiesta della dottoressa io ho rimosso quel post, per la profonda stima ed il rispetto dovuto ad una professionista che ha voluto farci conoscere lo stato d’animo suo e di tanti nella sua condizione lavorativa: non la conosco, ma mi piacerebbe stringerle la mano. E qui le voglio dire: grazie, dottoressa. Per quello che fa in ospedale, ed anche per quello che ha avuto il coraggio di fare esprimendo pubblicamente la scelta di stare dalla parte della scienza, dato che deve convivere, professionalmente, con tanti suoi colleghi che prescrivono omeopatia, decotti, integratori che non servono mai, e a maggior ragione per questa tragedia sanitaria. Quelli si che fanno soldi, a palate, altro che la rianimazione. Appena ieri abbiamo festeggiato i 75 anni dalla Liberazione dal nazisfascismo: ma purtroppo non se ne è mai andato, il fascismo. Oggi invece dei manganelli usa altri strumenti, e si chiamano social. Per incutere timore, soggezione, per massacrare chi semplicemente sta dalla parte della scienza con minacce e diffondendo dati personali. Dottoressa, non è sola. Questi vigliacchi non vinceranno.