PER FAVORE MENO PALLOTTOLE PIÙ VACCINI

PER FAVORE MENO PALLOTTOLE PIÙ VACCINI

Nel 2019 il mondo ha investito in armamenti 1917 miliardi di dollari, la cifra annua maggiore dal 1988, di questi 1035 sono dei Paesi Nato. Usa al primo posto, seconda la Cina, terza l’India, la Germania supera la Gran Bretagna. Per favore, meno pallottole e più vaccini: nel 2019 il mondo ha investito in armamenti 1917 miliardi di dollari, la cifra annua maggiore dal 1988. La spesa pro capite per la difesa è passata da 243 dollari nel 2018 a 250 nel 2019. Insomma se non moriamo con il virus, di solito preferiamo ucciderci con bombe, missili e pallottole.I primi cinque Paesi al mondo per spese nella difesa, ci racconta l’annuario Sipri di Stoccolma, sono Stati Uniti, Cina, India, Russia e Arabia Saudita. Gli Usa sono in testa, come sempre, con 732 miliardi di dollari, seguiti dai cinesi con 261 e dall’India salita nel 2019 dal quarto posto superando la Russia con 65 miliardi.Per la prima volta nella storia dell’annuario Ispi tra i top five ci sono due potenze asiatiche che insieme fanno quasi il 18% delle spese militari nel mondo mentre la Germania supera allegramente la Gran Bretagna.Gli Usa hanno quota mondiale di spese militari del 38%, con un aumento del 5,3% sull’anno precedente dovuto all’aumento delle truppe (16mila uomini) e alla modernizzazione del loro arsenale convenzionale e nucleare. Nonostante questo però la percentuale di spese militari sul Pil americano è più bassa rispetto al 2010 quando raggiunse un picco di quasi il 5 per cento.La Cina segue gli americani al secondo posto con una quota del 14% delle spese mondiale per armamenti e difesa e un aumento rispetto all’anno precedente di oltre il 5 per cento: dal 2010 a oggi le spese militari cinesi sono schizzate dell’80 per cento, una crescita che rispecchia molto da vicino quella economica. Eppure la quota sul Pil è rimasta quasi invariata, meno del due per cento.L’India nel 2019 ha superato la Russia che era al quarto posto occupando il terzo dove prima stava l’Arabia Saudita che è rimane comunque il maggiore cliente mondiale delle armi americane. L’Arabia Saudita spende in ogni caso quasi 62 miliardi l’anno per la difesa per un Paese di 26 milioni abitanti: una cifra enorme soprattutto se confrontata con il suo più agguerrito rivale nel Golfo, l’Iran, sotto embargo e sanzioni Usa, che si trova al 16° posto con 12,6 miliardi l’anno. Nonostante la differenza Riad continua a prendere scoppole nella guerra in Yemen dove gli Houthi, sponsorizzati da Teheran l’anno scoro hanno colpito duramente con missili e droni il più importante impianto petrolifero saudita.E veniamo all’Europa. Al primo posto abbiamo la Francia con 50 miliardi di dollari, seguita dalla Germania con poco più di 49 miliardi. I tedeschi hanno messo a segno il maggiore aumento annuale della spesa militare con un aumento del 10 per cento e sono cosi saliti dal nono al settimo posto, sopravanzando per la prima volta la Gran Bretagna, potenza vincitrice della seconda guerra mondiale, che si è fermata a 48,7 miliardi. L’Italia con una spesa di 26,9 miliardi e una quota del Pil dell’1,4% si conferma al dodicesimo posto al mondo, al quarto in Europa.Ma l’aspetto forse più interessante è questo: l’Occidente è di gran lunga il gruppo che domina le spese militari mondiali. Nei primi 15 Paesi ci sono 6 membri della Nato, Usa, Francia, Germania, Gran Bretagna, Italia e Canada. Insieme questi Paesi hanno una quota del 48 per cento della spesa mondiale: 929 miliardi di dollari. In totale i 29 Paesi dell’Alleanza Atlantica nel 2019 hanno speso per la difesa 1035 miliardi di dollari.Ma veniamo alla parte più oscura, quella dei Paesi in guerra e di cui mancano dati certi: Siria, Qatar, Emirati arabi uniti, Yemen e Libia. Tutti questi Paesi sono in guerra in guerra: gli Emirati sono i maggiori sponsor del generale Khalifa Haftar in Libia e in Yemen sostengono la fazione secessionista di Aden. Il Qatar insieme alla Turchia appoggia il governo di Tripoli di Al Sarraj mentre la Siria come sappiamo è appoggiata dalla Russia. Anche l’Egitto non compare nella lista ufficiale pur acquistando armi dagli Usa _ che finanziano direttamente le forze armate del Cairo _ dalla Russia e dalla Francia. Ebbene questi Paesi nel 2019, secondo il Sipri, hanno speso per la difesa la notevole cifra di quasi 150 miliardi di dollari, investiti in conflitti che continuano a fare migliaia di morti e di profughi dove i Paesi occidentali, la Russia e la Cina continuano a fatturare senza problemi.Anche uno sguardo all’Africa è interessante: il Paese del continente che ha speso di più nella difesa è l’Algeria con oltre 10 miliardi di dollari e un aumento del 5% sull’anno precedente e del 60 percento rispetto al 2010.Ecco madamina il catalogo è questo. Dal consuntivo si evince che per fare una guerra siamo preparatissimi ma assolutamente incapaci di affrontare una pandemia come il coronavirus che in Usa ha già fatto più morti della guerra del Vietnam e contro il quale, per ora, non servono a niente missili, bombe, droni e altre diavolerie belliche. Meno pallottole e più vaccini anti-virus, grazie.