IN GERMANIA, OGGI 8 MAGGIO, RICORRE ‘IL GIORNO DELLA LIBERAZIONE’

IN GERMANIA, OGGI 8 MAGGIO, RICORRE ‘IL GIORNO DELLA LIBERAZIONE’

Oggi inGermania ricorre l’otto maggio, il “Giorno della Liberazione”. Come ricorda il Ministro degli Esteri della Germania, @HeikoMaas, oggi in Germania c’èqualcuno che vorrebbe abolire quel giorno, non vorrebbe più esser ricordato a quella la Germania sotto Hitler ha fatto, i crimini incredibili commessi, i 50 milioni vittime che ha guerra iniziata dalla Germania nazista ha causato, certamente non da sola, c’erano anche parecchi alleati, tra i quali il tizio con la mascella volitiva, attivo collaboratore in tutte le guerre tedesche e pure nella Shoah, ma la stragrande parte della responsabilità ricade sulla Germania. La Germania ha pagato un prezzo alto, per questa sua follia collettiva.Ha perso 8 mio di cittadini in guerra, quasi tutti erano soldati. E’ stata divisa dai vincitori della guerra, le sue industrie sono state smontate, più di 3500 impianti furono portati nei paesi danneggiati, come riparazione, cosi come metà della rete ferroviaria, espiantato dai Russi nella zona russa.Tutte le proprietà di aziende e persone private sono state, in esecuzione degli accordi di Yalta, e specie seguendo i dettagli di Potsdam, confiscate, come il patrimonio dei tedeschi sui conti esteri in paesi neutrali, i brevetti tedeschi incamerati, i migliori scienziati presi e fatti lavorare per i vincitori, come Wernher von Braun, l’uomo che portò gli USA sulla luna, che durante la guerra aveva inventato i missili che avevano devastato l’Inghilterra. Dall’Est si riversò un fiume di 12 millioni di tedeschi cacciati dalle terre passate alla Russia e alla Polonia, gente che ci aveva vissuto per 1000 anni, quasi tutte le minoranze tedesche in molti paesi dell’Est, perdendo per intero casa, terra, tutto, essi arrivavano in una Germania distrutta al 65%. Poi, in Germania, chi aveva ancora avuto dei risparmi, ha perso il resto, con il cambio del Reichsmark al Deutsche Mark, 92% fu cancellato, i “Btp” tedeschi, Reichsanleihen, furono cancellati.Prima che si parli dell’accordo di Londra sui debiti della Germania ante-guerra, risultanti in sostanza soltanto dal trattato di Versailles e successivi prestiti americani, in aggiunta ai costi dell’occupazione e i primi aiuti in viveri per una popolazione alla fame, bisogna tener conto di questa situazione. L’accordo di Londra non riguardava “riparazioni” per i danni della II Guerra, ma in primis debiti in esseri ante-guerra. Raccomando al proposito in lavoro recente molto esauriente sul tema scritto dai Prof. Cottarelli e Galli. La Germania del 1945 è un paese annullato. Non ha più industria, denaro, dal punto di vista della giovane Bundesrepublik ha perso il 48% del suo territorio anteguerra e 44% del Pil anteguerra. Ma quella Germania comincia ad apprendere la lezione, non solo per Norimberga. La convinzione della stragrande maggioranza è: tutto quello che ci succede ce lo siamo meritati. Ora dobbiamo redimerci. Succede anche che 2,5 Mio di tedeschi (!!!) dovevano presentarsi ai Tribunali della Denazificazione (Spruchkammern der Entnazifiezierung), 180mila vengono incarcerati nelle tre zone occidentali, 486 pene capitali eseguite, 120mila nella zona sovietica, dove decine di migliaia di persone (dirigenti SS, Wehmacht, NSDAP e SA) in carcere morirono per stenti, maltrattamenti e fame. Lo stesso trattamento che questi gerarchi del nazismo avevano riservato ai prigionieri sovietici. In un certo senso, gli Alleati “pareggiano” il conto.Ma il Mondo torna ad dividersi. Gli Alleati occidentali non vogliono ripetere l’errore del 1919, quando una Francia assetata di vendetta impone alla Germania una riparazione di 132 mrd di Goldmark, che la Repubblica di Weimar non riesce a pagarle. Un primo tentativo finisce con l’inflazione a milioni di percento, poi Berlino si indebita con gli USA e GB per poter pagare a rate il debito di Versailles, rovinando la Germania, preparando il paese alla demogogia nazionalista di Hitler.Questo errore gli USA non ripetono. Rifinanziano la rinascita economia, in tutto il Continente occidentale, nota a parte: l’Italia prende una quota a fondo perduto maggiore della Germania, in quel momento non ancora uno Stato rinato: la oggi invidiata Banca della Ricostruzione della Germania (Kreditanstalt fuer den Wiederaufbau) KfW nasce in questo tempo, prima della Germania stessa, dai soldi americani del Marshall-Plan. In un post successivo torno sull’argomento, anche per capire le differenze con la CDP. Lentamente ritorna la vita democratica, con la fondazione della Germania il 23 maggio 1949.Una Germania rinata sulle macerie. Un paese che non aveva altro che la sua capacità organizzativa, la sua inventiva, il desiderio di ripartire. Ora, in Germania si ricorda la fine del Nazismo come una Liberazione, non come una sconfitta, ricorda il Ministro degli Esteri. “Wer einen Schlussstrich ziehen will mit dem#TagDerBefreiung, verhöhnt nicht nur die Opfer der NS-Zeit. Er beraubt deutsche Politik ihrer Glaubwürdigkeit. Denn: Selbstkritik und Selbstbewusstsein bedingen einander. Für kein Land gilt das mehr als unseres.” Chi vorrebbe abolire questa ricorrenza, (come gli amici della destra nazionalista italiana in Germania, AFD & Co) non offende soltanto le vittime del nazismo, ma deruba la politica tedesca della sua credibilità, perché l’autocritica (per quello che è successo) deve sempre accompagnare l’orgoglio nazionale per quello che è stato raggiunto oggi. Sono i due lati indivisibili, specie per un paese come il nostro”.