È BASTATO UN FUNERALE PER PORTARE 18 NUOVI CONTAGI DA COVID A ROMA

UN funerale.Adesso provate a immaginare cosa possano ottenere centinaia di funerali, migliaia di funzioni religiose, esercizi commerciali aperti e gente che chiacchiera tranquillamente con la mascherina abbassata ad ogni angolo (perché la mascherina la portano, ok, ma che la devono pure mettere? No, dai!). Il vero rischio di questa fase due in cui il governo, di fatto, ha scaricato ogni responsabilità sulle regioni, è per tutte quelle zone dove il coronavirus non è mai arrivato del tutto.Toscana, Lazio, Umbria, in generale tutto il centro e il sud. Perché la gente, dall’Emilia Romagna in giù, non ha vissuto da vicino la paura.Non ha sentito le ambulanze che si rincorrevano a ogni ora del giorno e della notte.Non ha compreso bene la situazione, in gran parte, lo posso dire con la massima tranquillità perché li vedo in strada. Questa “Fase 2” è stata interpretata come un “cessato pericolo”.Ma non è così, purtroppo.Il virus è ancora qui tra noi.Si è dovuta fare una scelta dettata da motivazioni economiche.E la comprendo, eh, ma in tutto questo tempo in cui le persone sono restate chiuse in casa, cosa si è fatto per rendere più sicura questa “Fase 2”? Si è programmato un piano sanitario?Tamponi, test su larga scala?Niente di tutto questo.E la famosa app “immuni”?Quando la vogliamo rilasciare, quando sarà disponibile il vaccino? La verità è che questa fase due è una fase uno senza più nessuna limitazione.E Roma, che tra residenti e non ospita qualcosa come quasi 6 milioni di persone, è una potenziale bomba ad orologeria. Spero di sbagliarmi, ma al momento l’unica speranza che mi sembra di intravedere risiede nella eventuale minore trasmissibilità del virus con il caldo. Spero davvero di sbagliarmi, lo ripeto.