CODE E RALLENTAMENTI A GENOVA, E’ URGENTE UN PIANO VIABILITA’
Non è andato poi così male come si prevedeva, questo primo lunedì nero per la viabilità di Genova, anche se di parere discordante sono gli stessi automobilisti e i viaggiatori che si trovano a percorrere la città. Tornare alla normalità, sarà un travaglio lungo e complicato… Lo snodo ha sempre riscontrato una certa criticità e dopo l’immane tragedia e la mancanza di una strada fondamentale per gli stessi genovesi e per chi transita per altre destinazioni, che si trovano un percorso cambiato e le difficoltà per arrivare nelle varie zone, risulta a dire poco tortuoso e snervante.Oggi è stato il primo giorno di rientro dalle vacanze dopo il crollo di ponte Morandi. Ma nei prossimi giorni, la situazione potrebbe peggiorare e sarà in coincidenza con la riapertura delle scuole, perciò il Comune di Genova ha deciso di apportare i relativi correttivi su quello che è considerato il nodo cruciale della viabilità: la rotonda di via Siffredi e il raccordo tra la “strada a mare” Guido Rossa e la Aurelia a Cornigliano. Le modifiche alla viabilità, interessano la sospensione dei semafori e di ogni ostacolo possibile al flusso, per chi da ponente viaggia verso il centro percorrendo la Guido Rossa, ma il giro diventa più complesso per chi invece vuole recarsi in via Cornigliano. Tutte le modifiche saranno presentate in serata, alla valutazione di un’assemblea pubblica del quartiere di Cornigliano e messe in pratica a partire da domani. Il Sindaco Marco Bucci ha spiegato: “Procediamo per tentativi, stiamo inoltre lavorando per riaprire corso Perrone e via 30 Giugno ma ancora non è possibile farlo”. Aspettando che per il 15 settembre, considerando i migliori auspici, sia pronta la nuova viabilità portuale per i mezzi pesanti, la denominata “strada del Papa” che passa all’interno dell’Ilva. Quindi la viabilità da via Siffredi verso levante andrà obbligatoriamente sulla Guido Rossa, per raggiungere via Cornigliano e limitrofe, si uscirà allo svincolo di via San Giovanni D’Acri immettendosi poi sulla Aurelia. Il Comune di Genova, sta prendendo provvedimenti anche per venire incontro alle aziende che si trovano nella zona rossa, nei pressi dei monconi del viadotto ancora in piedi. Il sindaco inoltre informa che, è stato risolto il problema della palazzina degli uffici di Ansaldo dove domani o mercoledì circa 500 dipendenti potranno tornare pienamente operativi, ma aggiunge: “abbiamo altre imprese che non possono rientrare, li abbiamo incontrati e stiamo cercando di trovare per quelle attività una collocazione temporanea alternativa perché permettere il rientro in sede sarà difficile”. A questo proposito Confindustria Genova nella nota presentata, ha spiegato in cifre quante siano le attività interessate dai disagi “Sotto il troncone ovest, lavorano circa 3000 persone, le aziende riannesse in tutto o in parte, all’interno della cosiddetta zona rossa, sono una ventina, per circa 400 occupati. A questi valori vanno aggiunti quelli relativi all’indotto di fornitori coinvolti nelle stesse attività produttive”. Oltre al problema viabilità, c’è la volontà del ritorno alla piena operatività che sarà rinviato purtroppo nell’attesa della realizzazione di un nuovo viadotto. Tra le proposte che saranno avanzate al Governo ci sarà senza dubbio, anche la possibilità di finanziare ammortizzatori sociali per tutte le imprese e non solo, anche i singoli artigiani e quelle con un piccolo numero di dipendenti, che altrimenti non avrebbero diritto a forme di cassa integrazione straordinaria. La società Autostrade per l’Italia pubblica on line, il testo per la convenzione in essere con il ministero delle Infrastrutture e Trasporti con tutti gli allegati “pubblico e accessibile a tutti i cittadini” Lo fa, scrive in una nota della società, “per rispondere alle polemiche e alle strumentalizzazioni che dominano il dibattito pubblico sul tema”. Ed evidenzia come “nessuna norma interna o prassi internazionale prevede la pubblicazione di tali documenti relativi alle concessioni autostradali”. Ecco il testo della Convenzione.
