VENEZIA 74. THE SHAPE OF WATER: IL FILM DI DEL TORO? ABBASTANZA BELLO

È partita la curva Sud, romanisti contro laziali. Leggo che Guillermo Del Toro è un genio o un fesso, che “The Shape of Water” è già il leone d’oro o è una schifezza. Ovviamente non è vera né l’una né l’altra cosa. Dico pacatamente la mia, sapendo di appartenere a una specie in via d’estinzione. Il film di Del Toro è ABBASTANZA bello, esattamente come l’anno scorso era ABBASTANZA carino “La La Land”. Io capisco che ogni generazione di cinefili è ansiosa di scoprire i PROPRI capolavori, ma non funziona così. Viviamo nell’epoca del cinema “abbastanza”, i capolavori sono merce rara. Nello specifico, come può essere un capolavoro un film in cui i momenti emozionanti – che ci sono – sono tutti citazioni o ammiccamenti al cinema del passato? A cominciare ovviamente dal lucertolone protagonista, uscito paro paro dal “Mostro della laguna nera”. Io capisco tutto il gioco di riferimenti, apprezzo la magnificenza della scenografia, mi fa piacere che Del Toro sappia chi erano Alice Faye e Shirley Temple. Ma come posso commuovermi a vedere una signorina sognatrice che si innamora del salamandrone? Come posso divertirmi nell’apprendere che il mostro ha il pisello e può copulare? È tutto molto arguto e intelligente, gli attori sono molto bravi, il film si vede volentieri ma è tutto posticcio. Ed esattamente come “La La Land” è il classico film che vedo, non faccio fatica (a parte l’onnipresente e fastidiosissima musica di Desplat), mi diverto anche ma stasera già l’ho dimenticato e non avrò mai voglia di rivederlo. Cosa che per me fa la differenza tra i film “abbastanza” e i film veri. Ah, e poi una notazione da maestrina: la scena in cui Sally Hawkins getta un uovo nel pentolino mentre l’acqua già bolle, e l’uovo resta intero, mi ha fatto veramente girare i cabasisi. Io sono stato single! Io faccio delle uova sode da leccarsi i baffi!!!! Ma chi credete di prendere in giro?