I CAMPI DI TORTURA ESISTONO. LO DICE L’ONU

I CAMPI DI TORTURA ESISTONO. LO DICE L’ONU

Io vi ho odiati quando, in buona fede, avete iniziato a condividere le finte foto delle torture nei lager libici.Ho odiato anche l’Avvenire, quando ne ha pubblicata una. Vi ho odiati perché sapevo che Salvini non avrebbe perso l’occasione di utilizzare quelle foto per cercare di ribaltare la situazione a proprio vantaggio, facendo credere al suo elettorato che, in realtà, nelle prigioni libiche si sta alla grandissima e che le foto che dicono il contrario sono tutte false. Ma ci sono reportage del New York Times e della BBC, sui lager libici, ci sono dei filmati che documentano le aste dei migranti venduti come schiavi, c’è una denuncia di Amnesty International, c’è addirittura un RAPPORTO UFFICIALE dell’ONU che parla di “migliaia di persone detenute, abusate, torturate”. Non lo dico io, che evidentemente sono un falsobuonista col rolex, lo dice l’ONU. Ci sono i racconti dei sopravvissuti, ci sono le loro cicatrici, ci sono le perizie mediche che ci fanno sapere che TUTTE le donne a bordo della Diciotti erano state ripetutamente violentate in Libia.Undici su undici. Quando il nostro ministro dell’interno andò in Libia, postò su Facebook un servizio fotografico grottesco, molto simile alla propaganda tedesca in cui i campi di concentramento nazisti venivano mostrati al mondo come se fossero degli allegri campi scuola, nel quale faceva vedere agli italiani come da quelle parti, tutto sommato, i migranti stessero benone. Ma in Libia, nei lager, si muore tutti i giorni di tortura, di malattie, di violenza.Le donne vengono stuprate a turno.Sempre. In questo caso è avvenuta più o meno la stessa cosa che accadde qualche tempo fa per la foto di Daisy Osakue: decine di episodi REALI di razzismo concentrati in pochi giorni e Salvini fece passare il messaggio che fossero tutte balle, perché quello che aveva lanciato le uova all’atleta italo/nigeriana era il figlio di uno del PD. Basta una leggerezza, per screditare la realtà dei fatti. Tenete sempre a mente che l’elettorato leghista (ma anche gran parte di quello grillino) VUOLE credere che in Libia si stia alla grande, che in Italia non esista il razzismo, non vede l’ora di poter gridare “FAKE” per qualsiasi cosa che non sia concorde con la narrazione salviniana dei fatti.Spesso scrivono “FAKE” anche sotto cose che non lo sono affatto. Fate sempre attenzione, quando condividete qualcosa.Loro possono permettersi di condividere bufale, lo fanno tutti i giorni da anni, noi no.Noi dobbiamo mostrare la realtà dei fatti.Ed è già complicatissimo far passare per vera quella, purtroppo. Quello che vedete qui sotto è un centro di detenzione libico, uno di quelli che finanziamo noi.