MADRID NON ASCOLTA MA BARCELLONA NON È PRONTA

MADRID NON ASCOLTA MA BARCELLONA NON È PRONTA

Dopo questa settimana trascorsa a Barcellona e a Madrid mi sono fatto un’idea più chiara della situazione catalana. Penso che la dichiarazione unilaterale di indipendenza sarebbe un salto nel buio e un grande rischio da un punto di vista economico per la Catalogna, come dimostra la fuga di banche e imprese in queste ore (seppur pilotate con agevolazioni). Ma soprattutto sarebbe un grave errore politico perché con ogni probabilità la metà dei catalani non la accetterebbe e questo si tradurrebbe inevitabilmente in una spaccatura della regione con la prevedibile nascita di nuovi conflitti sociali. Dall’altra parte un governo arrogante e sordo alle legittime richieste della Generalitat che con il proprio atteggiamento non fa che alimentare un crescente sentimento indipendentista e un Re che invece di rasserenare gli animi e di mantenere un ruolo super partes sceglie di vestire I panni del Capo politico suscitando indignazione anche tra diversi “unionisti” per la sua incapacità di rivolgere perfino un pensiero alle centinaia di persone rimaste ferite durante le cariche della polizia di domenica scorsa. Non ho idea di cosa succederà nei prossimi giorni e tutti gli scenari al momento sono possibili, ma e’ chiaro che senza la mediazione dell’Europa o di un interlocutore efficace e autorevole saranno tutti sconfitti.