IL VOTO (POCO) UTILE
Sono molti anni che voto a#sinistra. Oramai viaggio intorno ai trentacinque anni di elettorato attivo. Ho cominciato a simpatizzare per la sinistra a tredici anni. Mi è sempre piaciuta la tendenza delle persone di sinistra ad affrontare insieme i problemi. A credere che il gruppo sia qualcosa in più della somma delle persone che lo compongono. Il mio essere di sinistra non si è mai staccato da due specifiche: l’attenzione alla libertà ed alle responsabilità del singolo insieme al rifiuto delle verità precotte. La “linea” non mi è mai bastata come motivazione per agire. Quando la tua storia personale comincia ad essere misurabile in decenni, un minimo di esperienza diventa un dovere. Ho visto cose e conosciuto persone. Ho visto molti vecchi compagni. Gente che ci aveva creduto, essere orgogliosa della propria appartenenza al partito#comunistao al partito#socialista. Ma i vecchi partiti non ci sono più. Alcuni di questi vecchi militanti li ho visti, delusi, rinunciare a votare. Col tempo sono diventati sempre di più.Io stesso per un lungo periodo ho cominciato a cercare dell’altro. Ed ho sbattuto la faccia contro la realtà dura che si nasconde sotto l’illusione del#m5s. Sbaraccati i vecchi partiti, sono rimasti i “leader”. I tecnici del consenso, gli artisti degli accordi e delle assemblee. Sempre meno convincenti per i militanti. Ancora meno capaci di attrarre l’interesse delle persone distanti dalla politica.È il tempo del#qualunquismo, del#pragmatismodi breve periodo, senza visione generale.È venuto il tempo dei demagoghi.come definire altrimenti#Renzi,#Grillo,#Salvinie#Berlusconi? È incredibile oggi vedere la quasi totalità della scena occupata da quattro#demagoghitutti tendenzialmente di#destra, da quella#liberistaa quella#xenofobae#fascistoide, mentre le sinistre in campo si contendono i voti delle persone che davanti ad un progetto condiviso voterebbero volentieri, ma pretende di individuare a priori coloro che se va bene (cioè arrivando al 5 o 6%) saranno eletti. Per cui molte persone perbene, tante meritevoli sono candidate. Ma coloro che, in assenza di disastri, saranno eletti si conoscono già adesso, capilista nelle liste proporzionali nei collegi utili ed in quelli che potrebbero diventarlo. Per non lasciare nulla al caso. Un sacco di persone che la pensano come me non andranno a votare. Io non riesco. Ho una sorta di tabù. Per me il voto è sacro. Un dovere verso chi è morto per ottenerlo. E voterò a sinistra. Anche quando sono state costruite a tavolino le condizioni per sterilizzarlo, per rendere impossibile cambiare le cose votando con coscienza. Ma capisco chi non va: la maggioranza col#PDin testa in#Parlamentoha fatto il possibile (quante fiducie imposte!) per rendere inutile il voto. E quando il voto è stato amputato del suo contenuto di diritto, davanti ad un voto poco utile, chi sente meno il dovere del voto non ci va. A chi va non si chieda entusiasmo.
