IL SILENZIO ASSORDANTE DELL’EUROPA SULLA VICENDA CATALANA

IL SILENZIO ASSORDANTE DELL’EUROPA SULLA VICENDA CATALANA

Sulla vicenda catalana è ormai evidente il silenzio assordante dell’Europa. Anche a uno come me, mai stato favorevole all’indipendentismo, appare chiaro come il governo di Rajoy, che da qualche mese ha la palla in mano in questa difficile partita tra Madrid e Barcellona. preferisca di gran lunga abusare delle manette contro il dissenso anzichè cercare il dialogo e ridare voce alla Politica nella sua accezione più nobile per trovare una soluzione difficile manecessaria.Mi chiedo fino a che punto sia accettabile tenere in carcere chi lotta con determinazione, pur senza condividerne gli obiettivi ma mai con la violenza, per veder riconosciute le proprie ragioni in nome di un mandato popolare ricevuto da milioni di cittadini che hanno espresso il proprio voto in modo inequivocabilmente chiaro.Puigdemont, che certamente non ha la stoffa dello statista, in questi mesi si è più volte dichiarato disponibile a trovare una “terza via” da discutere con il governo per rinegoziare lo Statuto di autonomia della Catalogna.Ma da parte di Madrid il nulla. Solo un atteggiamento autoritario e ottusamente muscolare, con una magistratura poco indipendente e piuttosto sensibile alle ragioni dell’esecutivo, a fronte di un approccio estremamente morbido e compiacente con gli scandali per corruzione che si sono verificati all’interno dello stesso PP di Rajoy.Dal momento in cui la Germania ha messo in stato di fermo Puigdemont però la questione non può più essere derubricata come “interna alla Spagna e da risolvere sulla base del suo diritto”.E’ ora che l’Unione Europea, già colpevolmente silenziosa sui rapporti con Ankara a cui ha appena regalato altri 3 miliardi per trattenere i profughi siriani mentre il suo leader massacra il popolo curdo, dia finalmente una risposta politica forte e chiara almeno al suo interno.