RICORDIAMOCI DEI MIGRANTI AGGREDITI VITTIME DEL RAZZISMO
Il silenzio delle vittime è insopportabile. Che le vittime si debbano vergognare non è tollerabile. Proprio un mese fa, veniva ferito da tre colpi di pistola Cissè. Una persona che non aveva mai fatto male a nessuno, gli hanno sparato colpendolo a caso. Razzismo. Non è una situazione nuova, ma nuovo è il clima che si respira, l’odio che non ha spiegazioni per un colore di pelle. A parlare di Cissè è stata tanta gente, ma ricordo il corteo di mille persone che è sfilato a Napoli, per dire basta. Questo spazio voglio che sia dedicato ai veri protagonisti di ciò sta accadendo, i perseguitati. Parlerà lo zio di Cissè,Ndiaye El Hadji Omarper dirci come sta il nipote; ci sarà il responsabile dell’immigrazione della Cgil Campania, Jamal Qaddorah e parleràKouadio Lincoln Abraham, una persona che ha tantissimo da raccontare, data la sua esperienza a contatto con le vittime come interprete in ogni sede immaginabile. Noi parliamo spesso di immigrazione,ci avventuriamo in distinguo sul razzismo, ma sono loro i protagonisti. Sono loro che subiscono, ed è a loro che bisogna doverosamente lasciare la parola, perché sono i grandi Resistenti. E noi possiamo solo imparare da loro. A non perdere la nostra umanità, a lottare contro violenze e soprusi, a stare loro accanto non per pietà o buonismo, ma perché è doveroso. Se vogliamo ancora dirci umani.
