PADRE MACCALLI:ORE DI ANGOSCIA PER IL MISSIONARIO SEQUESTRATO IN NIGER

PADRE MACCALLI:ORE DI ANGOSCIA PER IL MISSIONARIO SEQUESTRATO IN NIGER

Padre Gigi Maccalli, il missionario sequestrato qualche giorno fa in Niger da un presunto gruppo jihadista, “e’ vivo e sta bene”, come riferito da ”Il Nuovo Torrazzo”, il settimanale della diocesi di Crema da cui proviene il sacerdote.Anche la polizia del Nigerha fornito rassicurazioni sulla salute di padre Gigi Maccalli. Le trattative per il suo rilascio, riprenderanno non appena i rapinatori si faranno sentire.Al momento non si ha notizia di alcuna richiesta di riscatto né alle autorità civili né a quelle religiose.Don Gigi Maccalli, era stato prelevato nella notte tra lunedì 17 e martedì 18 settembre, all’interno della sua abitazione.Padre Mauro Armanino, missionario della Sme in Niger, ha raccontato che “è stato un attacco ben mirato e rapido. I rapitori conoscevano i movimenti di padre Pierluigi e avevano scelto lui come vittima”.L’intento del sequestro, potrebbe essere quello di spaventare le comunità cristiane presenti in Niger, proprio in quei luoghi dove il cristianesimo è diventata la fede di maggioranza.A conferma di tale ipotesi, l’attacco da parte di un gruppo di rapitori che avrebbe colpito nella stessa notte, anche le suore Francescane di Maria, poco distanti dall’abitazione del sacerdote sequestrato.Le suore, fortunatamente, sono riuscite a salvarsi.Maccalli sarebbe dunque ancora in Niger, ma si teme che i sequestratori possano portarlo in Mali.Impegnato da una decina di anni, padre Maccalli si dedica completamente alla sua missione. È mosso da un amore profondo per la gente, per i poveri. Ha sempre dedicato un’attenzione speciale, ai portatori di handicap, i disabili, i bambini.Un missionario dedito all’evangelizzazione e alla promozione di ogni diritto umanitario.