LA STRANA E INACCETTABILE RIVALUTAZIONE DI MARGHERITA SARFATTI

LA STRANA E INACCETTABILE RIVALUTAZIONE DI MARGHERITA SARFATTI

Questa operazione Sarfatti mi ricorda da vicino quella Bottai. In entrambi i casi si cerca di sdoganare la parte “artistica” e borderline dei due soggetti tralasciando la sostanza. Che è per Bottai non tanto aver gestito la rivista “Primato” e con essa un po’ di fronda al fascismo mussoliniano quanto essere stato un grande gerarca del regime che ha messo la sua firma come ministro sotto le leggi razziali. Ma se non bastasse Bottai ha lasciato pagine di straordinario razzismo sulla sua presenza in Africa e su quello che vi ha combinato.Dedicargli una strada a Roma è stato, ai tempi di Rutelli, un atto di miserabile ignoranza coniugata col piacionismo revisionista.Con Margherita Sarfatti si compie ora un percorso analogo, mettendo in luce la sua attività artistica col gruppo di Novecento e il suo impegno divulgativo anche a livello internazionale. Dimenticando cosa ha combinato invece sul fronte fascista dove col suo “Dux” uscito nel 24, lei amante di Mussolini, gettò in un delirante testo le basi del fuhrer sovrumano, una mitopoietica del fascismo che fa rabbrividire. Si dimentica così un percorso stralunato che la vede da moglie di un socialista di cui ha preso il nome e da socialista lei stessa diventare una souffragette fascista capace di seppellire poi la sua origine ebraica con una conversione al cattolicesimo. Trasformandosi per qualche anno nell’alter ego di Mussolini.E’ questa Sarfatti con questi presupposti la donna e la critica d’arte che mette su salotto, forte dell’essere stata la pigmalione del fascismo. Questo è il suo misero percorso finché nel ’38 seppellita ormai la familiarità col Duce si ritroverà ad emigrare in Argentina da dove rispunterà fuori poi nel ’47, ad epurazione ormai conclusa.Ci si chiede cosa ci sia di così irresistibilmente creativo in questo percorso che normalmente finora la collocava tra le figurinette ignobili del ventennio.Leggere oggi su “Pagine ebraiche” le sviolinate maldestre nei confronti di questo soggetto rivalutato e sdoganato addirittura come “Signora del Novecento” fa abbastanza orrore.Ignoranza? Pressapochismo? Revisionismo? Non saprei.