DAL GUATEMALA DI BATTISTA SPRONA I SUOI E INTIMA A SALVINI DI RESTITUIRE IL ‘MALTOLTO’

Un fiume in piena, ieri,  Di Battista a Otto e mezzo dalla Gruberche lo incalzava come mai si sogna di fare con altri esponenti politici.Lui, tra un’aggiustata e l’altra al ciuffo ribelle, in collegamento dal Guatemala, nel sottolineare l’amicizia fraterna che lo lega al vicepremier Di Maio, con la veemenza che lo contraddistingue da sempre,non si è sottratto ad alcuna domanda né ha lesinato critiche all’alleato di governo Matteo Salvini che “non ha mai amato particolarmente”. “Salvini? Gioca a fare propaganda e sa farla bene. Viene pompato dal sistema mediatico in maniera vergognosa. Cosa penso dei 49 milioni? Che devono essere restituiti fino all’ultimo euro. Le sentenze si rispettano,la Lega restituisca il maltolto”. Il guerriero è tornato, hanno pensato i pentastellati che in questi ultimi mesi si sentono un po’ storditi da questa alleanza (guai a chiamarla così) o condivisione di un contratto, che dir si voglia, che li fa brillare di luce riflessa, alquanto attenuata da quel verde che si spande prepotentemente su quel giallo che pare arretrare sempre più.E’ sembrata una chiamata alla riscossa per quanti stanno esaurendo gli entusiasmi di chi la ha sostenuti il 4 marzo.“Mi auguro che il M5s vada avanti con durezza ed estremo rigore sulla propria strada. Mi piace la scelta del governo sulla nazionalizzazione delle autostrade e, se la Lega dovesse tirarsi indietro, si sputtanerebbe, per cui mi auguro che Salvini non dia retta a Giorgetti, che rappresenta l’ala maroniana e l’establishment della Lega. Si deve insistere sulla legge anticorruzione, senza annacquarla, sul conflitto d’interesse e sui diritti sociali”. Determinato, tranchant sui punti fermi del Movimento, irruento come sempre.La zampata il leone l’ha sferrata,ma sarebbe ora che uscisse dalla gabbia (dorata) nella quale si è chiuso volontariamente. Impossibile non domandarsi come sarebbero andati gli eventi se non fosse partito …