SERVE SOSTENIBILITA’ PER SALVARE IL PIANETA E L’ITALIA

Bisogna incoraggiare i giovani a sperimentare, a rischiare, a essere imprenditori di sé stessi. E soprattutto nei borghi, dove il lavoro scarseggia di più, dove le case si svuotano e gli artigiani scompaiono, dobbiamo aiutare i giovani a riscoprire le risorse esistenti, ad unire le forze con maggiore coraggio. CI SONO LE COSE DA FARE…CI SONO… basta cercarle e avere fiducia di potercela fare, dando spazio a passione e determinazione. Attorno alle problematiche ambientali, attorno alla necessità di un’agricoltura più sostenibile e di un cibo più genuino c’è tanto da lavorare, soprattutto nei piccoli centri urbani o nei Borghi di tradizioni contadine. Serve per il lavoro, serve per il Pianeta, e per tutti noi, di far lavorare il cervello… e non di aspettare la manna dal cielo.Questa mattina al programma “Sembra ieri” su Rai 3 (conduzione di Antonio Di Bella) si parlava del Club di Roma, un’associazione no-profit che già nel ’68 annunciava i pericoli dello sviluppo selvaggio per il Pianeta. Inascoltati per anni, tornano alla carica con la loro allerta, supportati però ora da migliaia di scienziati da tutto il mondo.I soliti visionari… eh, che poi si scopre che avevano visto giusto! Ora la soluzione dei problemi ambientali è urgentissima.Ieri, in vari eventi qui in Umbria, ho sentito parlare imprenditori che utilizzavano finalmente parole come “sostenibilità”, “contro lo spreco”, “genuinità”, e poi “sogni”. Ecco, c’è sempre qualcuno che prima del tempo vede e poi sogna… spesso deriso e tacciato di illuso, ma oggi, in un tempo così complesso in cui il lamentarsi è ormai un mantra generale… forse sarà il caso di riscoprire i sogni. Sarà forse il caso di districarsi dal caos e cercare di guardare lontano, e sperare di farcela.