PENSIERI ITALOCANADESI

PENSIERI ITALOCANADESI

DI GIORGIO SANTELLIDi ritorno dal Canada posso solo dire che lì c’è un pezzo diverso di Italia. Ma sempre Italia è. Per certi versi migliore di quella nostra. Ho visto tanta voglia di fare, imprenditori italiani di prima e seconda generazione pronti a dare una mano a casa nostra e pronti a dare lavoro. Il presidente del Congresso degli italiani in Canada ha chiesto esplicitamente di fare arrivare giovani italiani a Montreal perché c’è tanto bisogno di loro in tutti i campi. Il Canada è un Paese con una densità complessiva di 5 persone per km quadrato. C’è spazio di accoglienza per parecchi business. Infine c’è spirito di accoglienza in un Paese in cui non c’è il popolo canadese ma un insieme di popoli che fanno una nazione. Poi, certo, non ha la storia e la cultura italiana. Ma la nostra comunità è più Italiana di noi che stiamo qui. Sono uniti e non si dividono. ‘Il 2 giugno nel palazzetto di Montreal eravamo in 10mila a festeggiare la Repubblica. Solo in 10mila perché non c’era più spazio per accogliere tutti gli italiani che sarebbero venuti”. Mi piacerebbe che noi che stiamo qui riscoprissimo quel sentimento al posto di dividerci per tutto e su tutto come se fossimo ognuno il Dio d’un giudizio finale individuale. Dum Romae consulitur, Italia expugnatur.