SCENDERE IN PIAZZA A MILANO IL 30 SETTEMBRE NON E’ UN GESTO DEMOCRATICO MA UN DOVERE

– In un Paese dove si può fare il saluto romano impunemente. Dove una donna che porta il fazzoletto dell’Anpi viene fermata dalla polizia. Un Paese che verrà visitato dagli osservatori dell’Onu in qquanto considerao un Paese razzista. In un Paese dove non vengono chiusi i covi fascisti. Anzi vengono tutelati. In un Paese dove antifascisti ,comunisti, anarchici, democratici, migranti, rom e sinti, neri vengono perseguitati e isolati soprattutto dal nuovo governo di estrema destra. In un Paese che idolatra pericolosi soggetti eversivi. In un paese, e diciamocelo chiaro, quasi a un passo dalla guerra civile (che nei social è già cominciata…e per fortuna per ora solo sui social e mi auguro che solo sui scocial rimanga). In Paese nato dalla Resitenza. In Paese dove essere ignoranti è diventato un diritto acquisto e fa pure figo. In un Paese dove non si legge più un cazzo di libro. In Paese che è se non sbaglio tornato tra i primi al mondo come livello di analfabettizzazzione.(basta leggere sui social come scriviamo No anzi come scrivono chiamiamoci fuori). E per mille altri motivi…Esssere il domenica 30 settembre il piazza Duomo a Milano è un dovere per dire NO A TUTTO QUESTO.Chi non può venire per lontananza o motivi suoi lo faccia idealmente. Lo scriva. Lo dica. Lo urli. Lo scriva sui muri.IN-TOLLERANZA ZERO..IO SCENDO IN PIAZZA PER DIRE NO A TUTTI I FASCISMI ALLA XENOFOBIA AL RAZZISMO ALL’OMOFOBIA ALLA VIOLENZA DI QUESTO NUOVO GOVERNO CHE STA METTENDO FRATELLO CONTRO FRATELLO…VE NE SIETE ACCORTI O NO? RIEMPIAMO LA PIAZZA RIEMPIAMO LE PIAZZE IN MANIERA CIVILE E DEMOCRATICA PERCHE’ NON NON SIAMO COME LORO.“E ANCHE SE VI CREDETE ASSOLTI SIETE TUTTI COINVOLTI”