LIBERA LETTURA IN LIBERO STATO?
In questi giorni si parla molto dilibertà di stampa. Gli insulti di Di Battista ai giornalisti hanno scatenato le ire della categoria.E’ una storia già vista: chi sta al Primo Potere se la prende con quelli del Quarto e li accusa di essere faziosi, venduti, ecc. ecc. Alcune precedenti esperienze sono andate anche al di là dei “semplici” insulti: ci ricordiamo del decreto bulgaro di Berlusconi che cacciò dalle reti televisive Rai Enzo Biagi, Daniele Luttazzi e Michele Santoro o dell’ostracismo nei confronti di Milena Gabanelli che di fatto è stata estromessa da Report e dall’azienda di viale Mazzini. Ora arriva la proposta di un parlamentare pentastellato per istituire unacommissionedelMinistero dello Sviluppo Economicoche decida di quali argomenti si debba occuparel’informazione scientifica in Rai. E non si capisce perché dovrebbe occuparsene il Ministero dello Sviluppo Economico e non quello dell’Istruzione, per esempio… E’ finita qui? No, perché c’è sempre qualcuno che è più realista del re ed ecco che leggiamo nelle edizioni milanesi dei maggiori quotidiani che aCinisello Balsamoè in atto una decisa protesta per il diritto di leggere quello che si vuole. Il fatto: nellaBiblioteca comunaleogni settimana si riunisce ungruppo di letturacomposto da una settantina di persone e coordinato daEnrico Erns, insegnante. Scelgono di volta in volta i libri da leggere, si scambiano opinioni, consigli. Insomma leggono libri e discutono di libri. E il fatto deve essere estremamente pericoloso per il bene della zona visto che il prof. Erns è stato convocato in Comune dall’assessore alla cultura Daniela Maggi,in forza alla Lega Nord, che gli ha chiesto di poterentrare nel meritodelle scelte di quali volumi leggere; racconta lo stesso Ernst al quotidiano milaneseIl Giorno: “Ci è stato chiesto di poter decidere e controllare i temi alla base dei gruppi di lettura… CONTINUA SU:
