DIRITTO D’ASILO

DIRITTO D’ASILO

Il 6 dicembre 1971 fu approvata la Legge n. 1044, con cui fu avviato il piano per l’istituzione degli asili nido, una conquista importante per le famiglie e peri bambini; una conquista – come tante di quegli anni – sempre più a rischio.Molti anni fa, alla fine del secolo scorso, mi sono occupato un po’ di servizi all’infanzia, facendo l’assessore nel mio piccolo Comune, e so bene che la qualità di un asilo nido è legata essenzialmente alle capacità di chi ci lavora. Le strutture sono importanti, gli ausili sono necessari, ma senza insegnanti brave e bravi – uso volutamente la parola insegnanti – un asilo nido semplicemente non c’è. Nonostante questo e con tutto il rispetto per le colleghe e i colleghi che lavorano negli asili nido – che fanno un lavoro difficile e prezioso – io continuo a pensare che i protagonisti del servizio non siano i lavoratori, ma le bambine e i bambini.Ricordo che in quegli anni lì – e anche prima – una “nostra” battaglia era quella di trasferire le competenze sugli asili nido dal ministero che si occupava dei servizi sociali a quello della pubblica istruzione, proprio perché volevamo sottolineare che consideravamo l’asilo nido una scuola a tutti gli effetti e le “dade” vere e proprie insegnanti. Francamente mi pare che questo sia un obiettivo molto sbiadito, che si sia perso nell’affannosa ricerca di far tornare i conti. Adesso il primo obiettivo è quello di far quadrare i bilanci e, in subordine, quello di offrire servizi di qualità. E proprio in nome della compatibilità economica abbiamo rinunciato alla gestione diretta dei servizi, li abbiamo appaltati, quasi sempre al massimo ribasso, abbiamo esternalizzato, privatizzato, in pratica abbiamo rinunciato a svolgere questo ruolo educativo che per me rimane essenziale e di cui credo che le bambine e i bambini abbiano bisogno.Lottiamo allora per il diritto di asilo. Nido.