LA COSA IMPORTANTE DI UN NAVIGLIO E’ IL SUO PAESAGGIO
LA COSA IMPORTANTE DI UN NAVIGLIO E’ IL SUO PAESAGGI…e non il canale in sé, che da solo non dice nullaRipropongo alla riflessione questo post, che non è stato gradito dai sostenitori della “riapertura” dei navigli. Aggiungo un elemento di riflessione a seguito dei commenti negativi. A me sembra che qui si voglia perseguire la “riscoperta” del corso d’acqua in sè. Quello che invece vorrei dire e spero si capisca, è che non è importante il canale, il quale da solo non dice nulla, ma quello che gli sta o gli stava intorno, il suo paesaggio, naturale o storico, che spesso ha contribuito a determinare e modellare. QUESTA è la vera meraviglia, NON un canaletto in cemento dalla limitatissima navigabilità, derubato del suo contesto e totalmente avulso dalle cose che gli stanno intorno.Per quanto riguarda via M. Gioia e la Martesana, non ha alcun senso un corso d’acqua minore dei 9 metri di un tempo in mezzo ad alti palazzi di cemento, senza nemmeno più una sola delle antiche abitazioni che vi si affacciavano, avendo tutte subito una sistematica, demenziale, demolizione. Bisognava pensarci prima. Adesso è troppo tardi, per poter riscoprire qualcosa di tradizionale.La costruzione EX NOVO di un canale in via M. Gioia non sarebbe più razionale, come lo era la Martesana (chiamato anche il “naviglio piccolo”) scavata nel XV secolo. Avrebbe come unico risultato di mandare in tilt la già pesante situazione dei parcheggi e del traffico gravante intorno all’arteria e non sarebbe soddisfacente nemmeno per i sostenitori dell’ambiente, per i nemici dell’auto. Infatti, queste ultime non verrebbero eliminate dalla via, come afferma apertamente il progetto stesso: le abitazioni dall’una e dall’altra parte hanno per legge diritto all’accesso di auto private, ambulanze, vigili del fuoco, trasporti. Quindi ci sarà una strada a senso unico, con un limite di velocità molto basso, zona 30, che consentirà comunque il loro transito, per i molti residenti che avrebbero potuto scegliere di abitare altrove se avessero saputo che la scelta sarebbe stata la riduzione dell’accessibilità, senza nemmeno una possibilità d’appello.
