117 MORTI NEL MEDITERRANEO. FOLLIA: LA COLPA SAREBBE DEL BUONISMO DI PAPA FRANCESCO
Un primo, importante obiettivo propagandistico è stato raggiunto: 117 persone muoiono in mare e la colpa è di chi vuole i porti aperti, delle Ong, di papa Bergoglio, dei “buonisti”. Ciò che fino a qualche anno fa era comprensione umana e carità cristiana è roba di sinistra, da comunisti col Rolex, che “non ci possiamo più permettere”.Abbiamo un ministro che irride la morte se il morto è, prima, connotato in altro modo (immigrato, delinquente, falsario): allora vale meno, se l’è cercata, non è importante. Da comunicati tra il retorico e l’antilingua (“Esprimo cordoglio e porgo le condoglianze alla famiglia, sono vicino ai poliziotti intervenuti e al loro carico psicologico. Sono certo che la magistratura farà luce sulle dinamiche di quest’immane tragedia”), di un passato che sembra incredibilmente lontano, a tweet irriverenti e cattivisti (“Gli dovevano offrire la brioche?”) che aizzano i conflitti e la voglia di sangue come la pallina di gomma impazzita.Non sarà fascismo, non sarà nazismo, allora chiamiamolo giangiovanni: dove porterà questa spersonalizzazione, questo disprezzo per la vita (se non è la tua, se non è di una persona priva di precedenti, se non è italiana), questa derisione della morte, questo giangiovanni? Quanto manca a che la propaganda ci convinca che è doveroso sparare alle (non) persone, perché sono nemici, sono cose, siamo in guerra? Pensavo che si potesse credere al grande gioco della guerra – fisica, uno contro uno, con l’esaltazione nel cuore – soltanto per povertà e analfabetismo. Sbagliavo.
