170 PERSONE SPROFONDATE ALL’INFERNO, È ANCHE COLPA NOSTRA

170 PERSONE SPROFONDATE ALL’INFERNO, È ANCHE COLPA NOSTRA

Ieri nel Mediterraneo non è successa nessuna tragedia. Ieri nel Mediterraneo non è accaduta nessuna tragica fatalità, c’è stata una strage con la morte di 170 persone. Non di migranti o rifugiati o africani ma di donne, uomini e bambini; persone sprofondate in quell’inferno che è diventato il mare tra la Libia e l’Italia. E siccome è stata una strage ci sono anche i responsabili di questo assassinio. Sono l’Onu grande assente di fronte a quanto accade, l’Unione europea che non sa farsi carico di questo problema, e gli stati mediterranei capofila dei quali l’Italia che impediscono alle navi delle Ong – accusate d’essere colluse con gli scafisti e definite dal vicepresidente del consiglio Di Maio “Taxi del Mediterraneo” – di salvare la vita delle persone chiudendo loro i porti e cacciandole di fatto dal mare antistante la Libia. La strage di ieri è anche colpa nostra Sotto una coltre d’acquail fuoco le fiammeil ghiaccio e il ferroquesto è l’inferno.Non ci sono ricordiné sognil’assassinio è compiutoe non c’è altro. (Walter Cremonte – Respingimenti)