UNA PASSEGGIATA ROMANA AI TEMPI DEI SOCIAL
Ieri mattina, a Roma, era già primavera, puntualmente annunciata da un bel sole tiepido, un’avanguardia di spericolate rondini e una brezza delicata.Decido quindi di andare a fare una bella passeggiata.Esco verso le 11, 30, attraverso la via di fronte a casa e mi dirigo verso la piazza del quartiere, il luogo sociale per eccellenza. E’ divisa in tre tronconi: a sinistra c’è il parco giochi per bimbi, genitori e tate. Al centro, un piccolo anfiteatro frequentato da adolescenti super tatuati e chiassosi. Sulla destra, proprio di fronte alla chiesa, la zona vecchietti, con tante panchine e dei tavolini dove -d’estate- gli anziani del quartiere giocano a carte bevendo bibite dissetanti.Dò un’occhiata in giro soddisfatto del mio privilegio che mi consente di abitare in uno splendido luogo ancora umano.Ma all’improvviso, come un fulmine a ciel sereno, pare irrompere la bieca attualitài: vedo nella zona vecchietti un omone che si agita e sembra dare in escandescenze, un autentico energumeno. Indossa un cappello di cowboy ma non riesco a vedere la faccia perchè mi volge le spalle. Urla frasi che mi sembrano sconnesse ma faccio in tempo a sentirne qualcuna per intero. “Lo dice la Bibbia” strilla “c’è proprio scritto: ama il prossimo tuo. Lo dice anche il ministro Pillon e voi che fate?”.L’indignazione monta improvvisa, facendomi arrossire dalla rabbia “ecco i fasci che non mollano, mo’ so’ arrivati pure qua’”. L’omone che strilla prende due vecchietti e li spinge spalla contro spalla invitandoli ad abbracciarsi e baciarsi tra di loro. “Dovete baciarvi e abbracciarvi, c’è scritto nella Bibbia”.Mi rendo conto che i vecchietti sono in grave pericolo, vittime di un attacco squadrista a mezzogiorno nel centro della capitale. Non posso non intervenire subito, devo farlo.Incrocio lo sguardo dei vecchietti ma nei loro occhi non vedo alcuna paura. Nient’affatto. Tutt’altro. Sorridono con aria piuttosto sconcertata. C’è addirittura un’altra persona che riprende la scena e già immagino che la pubblicheranno su facebook titolandola “è finita la pacchia per i vecchietti”. Mi colpisce il fatto che intorno a loro i passanti si fermano, si mettono a ridere e addirittura applaudono. Un vero schifo, mi dico.Mi avvicino pronto a intervenire quando l’energumeno si volta: sorpresa! E’ Mirko Matteucci con la sua rombante barbona rossa, il collaboratore di Diego Bianchi a Propaganda live.E allora capisco.Non erano i fasci.Erano i social.Mi metto a ridere anch’io e applaudo divertito. P.S. Chiedo scusa a chi segue la divertente trasmissione per avervi spoilerato il consueto servizio di Mirko.Stasera, immagino, parleranno di Pillon
