UN IMPONENTE NO AL RAZZISMO
Cosa ci dicePeople, prima le persone, l’imponente corteo di Milanocontro il razzismo? Innanzitutto che serviva una risposta decisa da parte dell’Italia civile, che per troppi mesi ha subito imbelle gli attacchi dell’attuale ministro dell’interno. E questa risposta per fortuna c’è stata.200- 250 mila persone, ieri sono scese pacificamente in piazza per protestare contro la xenofobia instillata settimana dopo settimana dalle truppe dell’odio. Sapevamo che non poteva essere quella delle svastiche sui muri, degli insulti agli extra comunitari , delle violenze alla gente di colore, la nostra amata Italia. Ma la deriva presa in quest’ ultimo anno lasciava temere che avessero avuto il sopravvento la rassegnazione, il disinteresse o finanche contaminazioni di segno xenofobo. Il corteo che si è snodato nelle vie centrali di Milano, da Corso Venezia a Piazza Duomo, ha voluto dire basta alla rabbia: senza bandiere di partito e con la partecipazione di 1400 associazioni cattoliche e di sinistra. Confusi tra la folla c’erano uomini politici e personaggi dello spettacolo, da claudio Bisio a Nicola Zingaretti, da Nicola Fratoianni a Maurizio Martina. Notate bene.Mentre le prime linee dell ‘interminabile serpentonearrivavano a destinazione, i ritardatari dovevano ancora partire dal luogo di partenza della manifestazione, e questo la dice lunga sul fiume di persone che c’era. Certo, ed è il secondo punto, oranon si può e non si deve abbassare la guardia. Riposte le bandiere della pace bisogna restare vigili. Perchè sul tema,la strategia politica sovranista è chiara, lucida, senza mezzi termini cinica. Altri episodi di violenza arriveranno a breve giro, uno già nella nottata di oggi, vittima un pakistano. Però è altrettanto ovvio che da ieri a Milano è finalmente partitala resistenza civilecontro un Paese che in tanti cominciavano a non riconoscere più. Quella vista a Milano è desisamente l ‘Italia migliore. Un’Italia più bella, più buona. La destra la può definire anche spregiativamente buonista. Ma sappia, questa destra sovranista e reazionaria, chei buonisti non si offendono se li definisci così. Anzi, sono fieri di esserlo.
