CAMPOBASSO- CHIUSE 20 SCUOLE A RISCHIO CROLLO. SINDACO: PRIMA LA SICUREZZA
Una decisione meditata a lungo e non certo indolorequella presa dal primo cittadino di Campobasso, dopo il responso dei tecnici, incaricati di tastare lo stato di salute dei 35 istituti scolastici presenti nel capoluogo molisano:20 su 35 sono a rischio crollo.Ai quali se ne potrebbero aggiungere altri sette, qualora le verifiche in corso ne accertassero la loro inagibilità. “Viene prima la sicurezza”, fa sapere il sindaco Antonio Battista mentre firma l’ordinanza di chiusura immediata. Sono trascorsi 16 anni dalla tragedia di San Giuliano, quando 28 bambini e la loro maestra furono sepolti dalle macerie di quel terribile sisma.Un ricordo indelebile per i molisani.Una tragedia che si sarebbe potuta evitare se quella struttura non fosse stata ampliata con una sopraelevazione costruita non a norma.Le scuole, da allora, sono sempre state una spina nel fianco dei sindaci che si sono succeduti.I quali hanno provveduto a tamponare situazioni a rischio, con interventi provvisori in attesa di altri più consistenti ma soprattutto definitivi. Inutile e soprattutto fuori tempo massimo, per il sindaco Battista, continuare a rappezzare strutture fatiscenti a rischio crollo. Quei responsi non lasciano spazio a interpretazioni, potrebbe succedere l’irreparabile, nuovamente, quando meno te l’aspetti.Da qui la decisione, sofferta e molto impopolare di apporre i sigilli perché le scuole non possono e non devono essere delle “bombe a orologeria”.I disagi per le famiglie sono inevitabili. I 5000 studenti di ogni ordine e grado, dopo una breve fase di doppi turni, verranno smistati tra le aule dell’Università, la Casa dello studente e in alcuni edifici privati affittati per l’occasione. “Prima la sicurezza”, taglia corto il sindaco a chi gli fa notare se forse non è stata eccessiva la decisione presa dal momento che la chiusura, soprattutto delle scuole ubicate al centro, inevitabilmente, penalizza le attività commerciali a ridosso. “Un sacrificio che verrà ripagato nel giro di qualche anno, con le nuove scuole che saranno costruite al posto delle vecchie, da abbattere, e dalla certezza di essere al sicuro”,risponde il primo cittadino che sta già dirottando fondi, a favore delle nuove costruzioni, ricavati dalla vendita di alcuni immobili comunali e da alcuni finanziamenti ad hoc.Fondi che però non bastano. Ne mancano all’appello almeno 10 che si vanno ad aggiungere ai 20 che dovrebbero essere quasi una certezza. Per quei 10 il sindaco si rivolge al governo: basta tergiversare.Le scuole sono una priorità, si stanzino i fondi necessari. Prima che si debbano piangere altri morti.
