GINO STRADA, UN GRANDE UOMO
Nel 2013, prima dell’elezione del Presidente della Repubblica, il M5S annunciava con orgoglio: “Voteremo fino all’ultimo il nostro candidato!”. E il candidato acui si riferivano era il nome uscito dalle “quirinarie”, le consultazioni online presso la base grillina sulla piattaforma Rousseau.Quel nome era Gino Strada. “Un buffoncello che si permette di dare lezioni morali sul nostro lavoro” (Gino Strada su Salvini) “Che dica che Emergency quando faceva sosccorso in mare ha collaborato con gli scafisti e lo denuncio domani mattina” (sempre Gino Strada su Salvini) “A me quello che spaventa è la disumanità di questi atteggiamenti, sempre la stessa logica ‘noi contro gli altri’, contro il nemico di turno che dobbiamo costruire in qualche modo raccontando balle come si è sempre fatto per costruire nemici” (Gino Strada sul decreto Salvini, appoggiato con gioia da tutto il M5S) “E’ il più recente atto di guerra contro i migranti, che sono i mostri del momento” (di nuovo Gino Strada sul decreto Salvini) “Ora non vorrei che gli italiani prendessero l’esempio di rubarsi 50 milioni tanto chi cazzo se ne frega, li restituisco in comode rate mensili” (Gino Strada sulla Lega) “Qualche cretino dice che le vaccinazioni non servono e che fanno male (…) da medico penso che i genitori che in Italia non vaccinano i figli siano irresponsabili” (Gino Strada sulle vaccinazioni) Che dire?Forse, ma forse, vi ha detto bene che quella volta abbia gentilmente declinato l’invito a diventare il vostro candidato Presidente, non credete, amici grillini? Massimo rispetto per un grande uomo.
