M5S: A CHI ANDRANNO I MILIONI DI ELETTORI TRUFFATI DA ONESTA’ E CAMBIAMENTO?

M5S: A CHI ANDRANNO I MILIONI DI ELETTORI TRUFFATI DA ONESTA’ E CAMBIAMENTO?

Se ne erano andati in tanti, milioni e milioni di elettori, delusi e truffati per le promesse non mantenute – mani pulite, onestà, cambiamento – dall’ibrida fusione a freddo tra post comunisti e post democristiani nell’amalgama mal riuscito del Pd più al servizio delle lobby, finanziarie e imprenditoriali, che del mondo del lavoro, dei giovani, della povera gente. Avevano, i milioni e milioni di delusi e truffatti dal Pd convogliato a nozze con “la terza via” neoliberista – meno Stato più mercato – riposto le loro fragili speranze nelle promesse – mani pulite, onestà, cambiamento – del M5S, nato e cresciuto sul fallimento della ‘terza via’ fatta sua dal Pd e anche sulla scarsa affidabilità della sinistra radicale, incapace di porsi come alternativa. Niente da fare. Ancora una volta ha vinto, con l’arresto del ‘re delle preferenze’, il pentastellato Marcello De Vito, la Roma dei palazzinari, ha vinto il capitalismo cementizio che dagli anni ’60 – quelli del sacco di Roma – in poi ha accerchiato la Capitale in una soffocante distesa di cemento pari a un’area grande come dieci volte quella di Parigi: baypassando con elargizioni e mazzette ogni giunta succedutasi nel corso degli anni in Campidoglio. Costruttori, palazzinari, immobiliaristi di tutte le taglie e di tutti i colori – dai filo rossi Marchini e Parnasi, dai filo biancofiore Caltagirone, Toti, Todini, Statuto, per finire ai filo destrosi Mezzaroma, Scarpellini, Bonifaci – l’hanno fatta da padroni ieri e continuano a farla ancora oggi contando su un sistema corruttivo ben consolidato e difficile, a quanto pare, da scalfire. E’ solo un fatto politico, la corruzione e la permeabilità delle istituzioni, o magari è altro? E ancora: è solo un fatto, per la sua estensione e ramificazione che arriva alla criminalità organizzata, come emerso da Mafia Capitale, giudiziario, ossia di esclusiva pertinenza della magistratura? E se fosse un fatto culturale profondo, un modo d’essere perverso e malato per cui tutto ruota attorno aldio denaro? Alfeticcio del denarocome lo chiamava Carlo Marx? L’onestà tanto sbandierata con la diversità negli anni ’70 dal Pci diEnrico Berlinguer:noi siamo quelli dalle mani pulite, smentita e duramente nel corso degli anni (l’onestà non è prerogativa della sinistra) è un po’ la stessa di quella sbandierata dal M5S che è altrettanto duramente smentita oggi e non solo dall’arresto di De Vito. Prendere atto di questa repellente, malsana realtà, impone, se non si vuole il non voto, una battaglia culturale per un altro paradigma:l’onestà è un modo d’essere, fa parte dell’identità dell’essere umano per cuisi è onesti perchè si è onestie non perchè si temono l’arresto o la pena, ma perchè si è capaci di rifiutare istintivamente la disonestà, il malaffare, la truffa, l’inganno.