CESARE BATTISTI. CONFESSIONE PENTIMENTO COLPEVOLEZZA E ALTRO
Poche cose mi sono più estranee della dietrologia e delle “conspiracy theory”, ma quando uno che è stato latitante per quasi 40 anni viene acciuffato, messo alla gogna a reti unificate e dopo 70 giorni di carcere rende una piena confessione, quel poco di intelletto di cui il padreterno mi ha dotato si rifiuta di credere che si tratti di sincero pentimento avvenuto per l’intervento di qualche celeste divinità. Certo, un condannato a quattro ergastoli ha poco spazio per rendere una piena confessione in cambio di qualche beneficio. Potrebbe ottenere entro qualche tempo un regime carcerario meno duro, perchè le detenzioni non sono tutte uguali.Potrebbe chiedere il trasferimento in un carcere più compatibile con le proprie esigenze materiali, perchè essere rinchiusi ad Oristano non è come esserlo in un carcere vicino ai pochi affetti che gli sono rimasti.Potrebbe sperare in una pena alternativa tra qualche decennio, prima che la vecchiaia renda comunque il suo stato fisico incompatibile con la detenzione. Oppure potrebbe avere un’agenda nascosta intesa a proteggere qualcuno che sta fuori o magari a colpire qualcun altro grazie alla riconquista di un minimo di credibilità.E ovviamente gli potrebbe essere stata fatta una proposta di quelle che“non si possono rifiutare”. Ciò che dovrebbe colpire è come tutte le ipotesi rimangano perfettamente plausibili sia che Cesare Battisti sia pienamente colpevole, che lo sia parzialmente o che sia del tutto innocente.
