DIECI REGOLE DI SOPRAVVIVENZA NEL PD E PER IL PD
Acune regole di sopravvivenza nelPde per il Pd. • Non prendere sul serio ledichiarazioni diLuciano Nobili,Anna AscanieRoberto Giachetti. Insieme fanno tre voti tre. Oltre non vanno. Dubito che irenzianidoc stiano a perdere tempo con loro. Quelli che si accoderanno a questo comico trio sappiano che qualunque cosa dicano pesa sulle loro spalle quel 4 marzo da cui non guariranno mai. •Dare tempo aNicola Zingaretti. Ho capito che l’uomo è lento. Altri avrebbero già fatto un po’ di sfracelli per far vedere che l’aria è cambiata. Ma Zingaretti ha avuto tanto successo e ha tantapopolaritàproprio perché è un buon padre di famiglia, uno da cui compreresti l’auto usata. Ma si sbrighi, però. • I risultati, al di là dei commenti di colleghi e politicanti, dicono cheil Pd ha fermato il declino. Due mesi fa non l’avrebbe detto nessuno. È poco? Fate voi. In ogni caso, anche se ilFattolo nega, si sta tornando a unbipolarismodestra/sinistra con unadestra populistaa fare da ancella al socio maggioreleghista. Alcune regole di sopravvivenza nelPde per il Pd. • Non prendere sul serio ledichiarazioni diLuciano Nobili,Anna AscanieRoberto Giachetti. Insieme fanno tre voti tre. Oltre non vanno. Dubito che irenzianidoc stiano a perdere tempo con loro. Quelli che si accoderanno a questo comico trio sappiano che qualunque cosa dicano pesa sulle loro spalle quel 4 marzo da cui non guariranno mai. •Dare tempo aNicola Zingaretti. Ho capito che l’uomo è lento. Altri avrebbero già fatto un po’ di sfracelli per far vedere che l’aria è cambiata. Ma Zingaretti ha avuto tanto successo e ha tantapopolaritàproprio perché è un buon padre di famiglia, uno da cui compreresti l’auto usata. Ma si sbrighi, però. • I risultati, al di là dei commenti di colleghi e politicanti, dicono cheil Pd ha fermato il declino. Due mesi fa non l’avrebbe detto nessuno. È poco? Fate voi. In ogni caso, anche se ilFattolo nega, si sta tornando a unbipolarismodestra/sinistra con unadestra populistaa fare da ancella al socio maggioreleghista. • NelSud ilvoto aMatteo Salviniè una vergogna per la nostra gente. C’è laquestione meridionale– per parafrasare una famosa frase di Stefano Satta Flores inC’eravamo tanto amatidel grande Ettore Scola – perché ci sono questi meridionali, che prendono calci in faccia ma sorridono in attesa del “premiolino”. Il tema dellasocietà civilemeridionale è antico come la questione medesima, è forse la questione medesima. Tuttavia non ci si può non interrogare sul perché tanti giovani, tantaborghesiaurbana, si siano fatti insultare da Salvini in modo così volgare e per così tanti anni e oggi sono al suo servizio. Probabilmente la spiegazione è tutta nella impresentabilità dellaclasse dirigenteche gli si oppone. Se un giorno accadesse anche inPuglia, non mi incazzerei con i miei corregionali ma rivedrei le immagini dellagestioneMichele Emiliano. Alcune regole di sopravvivenza nelPde per il Pd. • Non prendere sul serio ledichiarazioni diLuciano Nobili,Anna AscanieRoberto Giachetti. Insieme fanno tre voti tre. Oltre non vanno. Dubito che irenzianidoc stiano a perdere tempo con loro. Quelli che si accoderanno a questo comico trio sappiano che qualunque cosa dicano pesa sulle loro spalle quel 4 marzo da cui non guariranno mai. •Dare tempo aNicola Zingaretti. Ho capito che l’uomo è lento. Altri avrebbero già fatto un po’ di sfracelli per far vedere che l’aria è cambiata. Ma Zingaretti ha avuto tanto successo e ha tantapopolaritàproprio perché è un buon padre di famiglia, uno da cui compreresti l’auto usata. Ma si sbrighi, però. • I risultati, al di là dei commenti di colleghi e politicanti, dicono cheil Pd ha fermato il declino. Due mesi fa non l’avrebbe detto nessuno. È poco? Fate voi. In ogni caso, anche se ilFattolo nega, si sta tornando a unbipolarismodestra/sinistra con unadestra populistaa fare da ancella al socio maggioreleghista. • NelSud ilvoto aMatteo Salviniè una vergogna per la nostra gente. C’è laquestione meridionale– per parafrasare una famosa frase di Stefano Satta Flores inC’eravamo tanto amatidel grande Ettore Scola – perché ci sono questi meridionali, che prendono calci in faccia ma sorridono in attesa del “premiolino”. Il tema dellasocietà civilemeridionale è antico come la questione medesima, è forse la questione medesima. Tuttavia non ci si può non interrogare sul perché tanti giovani, tantaborghesiaurbana, si siano fatti insultare da Salvini in modo così volgare e per così tanti anni e oggi sono al suo servizio. Probabilmente la spiegazione è tutta nella impresentabilità dellaclasse dirigenteche gli si oppone. Se un giorno accadesse anche inPuglia, non mi incazzerei con i miei corregionali ma rivedrei le immagini dellagestioneMichele Emiliano. • Iltema deimigranti, al di là dei tanti buoni consigli, non è il tema principale perchè deve essere il tema organico per ilcentrosinistra. Non fa perdere voti. Se ne perdono se non si contrasta laxenofobiadi Salvini. Idirittidei migranti saranno difesi meglio se accompagnati da una solidapolitica sociale. Conosco tantiRamieAdam, non c’è bisogno che diventino eroi per essere italiani. Lo sono. Non ci facciamo intrappolare dalle biografie dei loro familiari. Chi sta qui da anni o è nato qui è italiano. Il resto sono chiacchiererazziste. Detto questo, ci si occupI di come sostenere quella popolazione che vive nellapovertàe che aumenterà, grazie a Salvini eLuigi Di Maio. • Noi siamo l’Europa. Salvini e Di Maio fanno i camerieri ora diDonald Trump, ora diVladimir Putin, persino dell’imperturbabile cinese. Lapolitica esteraè cosa complessa che richiede un posizionamento che nasce dal fatto che tu sai che parte di mondo rappresenti e come vuoi svilupparti in quel mondo. Da qui gli alleati. Per l’Italiaci sono alleati storici, ma non si può fingere di non vedere il protagonismo dellaCina. QuandoPechinosi apre al mondo un Paese come l’Italia non si chiude alla novità. Noi non abbiamo più una politica africana, l’ultima la fece Rino Serri sottosegretario agli Esteri, non abbiamo una politica balcanica, stiano diventando ridicoli in Europa manco fossimo cugini della impresentabileTheresa May. • Ilcentrosinistraè una definizione impronunciabile. Che cos’ è il centro? Cos’è la sinistra? C’è però bisogno di un campo largo che sappia elaborare una politica cha faccia a cazzotti con quelle culture, quelle politiche (anche del centrosinistra), quelle casematte potenti che hanno dominato sull’economiamondiale e europea. Temo che voglia dir poco dichiararsi disinistrase ci si limita a dire cose identitarie. • Oggi è prioritario stare nellasocietà. Fate come ilPci, fate come lDc, fate come laLegadiUmberto Bossi: immergetevi nella società. Ho visto su Facebook la foto di un mio caro amico ex parlamentare che faceva le pulizie nella sede della sua sezione a Nichelino. Immagino che questa sede serva per incontri e riunioni. Immagino che da lì partirannovolontari,maestri di strada, medici del popolo,avvocati difensoripagati da sottoscrizioni nostre. Prendiamo esempio da come eravamo e da come è in alcuni Paesi dell’America latina e dall’esperienza dei giovani deputati sanderisti (o sandersisti?) negliUsa. • Il nemico è Salvini. Non è l’avversario, è il nemico. Torniamo a ripristinare questa definizione. Ma il ministro dell’Interno si porta appresso Di Maio. Continuo a pensare che i miei compagni che vogliono fare distinzioni, non applichino “l’analisi differenziata” suggerita daPalmiro Togliattima non abbiano capito che in Italia e nel mondo c’è un unico fenomeno di destra a più facce. Destra a più facce, ripeto. Dico di più. Salvini non vuole essere il capo delcentrodestra. Sa che se lo scontro sarà destra-sinistra si logorerà. Lui ha bisogno dell’equivocogrillinoper definirsi come quello che ha superato le antiche antinomie. Il leader dellaLega, invece, è destra nuova, lasciate perdere i paragoni colfascismo, è più in là, è peggio. Di Maio è la sua ancella fedele. Insieme fingono di essere la forza trainante del nuovo sistema politico. Sono i portatori insani dei peggiori luoghi comuni della brutta politica. • Infine lacomunicazione. Si combatte giorno per giorno, su tutti i fronti con tutti gli argomenti, senza pudori, senza vergogna, senza rispetto. L’avversario va “mascariato”. Giorno dopo giorno. Vedrete che alla fine si farà male.
