L’ITALIA DI SALVINI E’ FATTA DI ARMI, LEGITTIMA DIFESA E CONGRESSO DI VERONA
Mi comprerò unapistolao unfucile. Avevo pensato di mettere questa frase sotto forma di domanda, ma ho deciso di propendere per l’acquisto. Come faccio a rinunciare? Se leggete le schede che ha preparato Francesco Grignetti sullaStampascoprirete che la pistola o il fucile non solo mi proteggerebbero dalrapinatore eventuale, sperando che sia una pippa nello sparare o che spari per secondo, ma l’arma mi protegge anche dalvicino invadente. I miei vicini sono una bella famigliola e una anziana signora. Tutto tranquillo? No, e se un giorno diventassero invadenti? Il concetto di “invadenza” è imprecisato. Prendete un testimone di Geova particolarmente intrusivo, che faccio non gli sparo? O quello che mi manda la Folletto e che mi propone l’acquisto di un oggetto o diventare io stesso venditore e non se ne va, che faccio non gli sparo? Immaginatevi unacampagna elettoralein cui una coppia di divorziati mi si presentano alla porta chiedendo intrusivamente il voto per partiti che vogliono la famiglia indissolubile, che faccio non gli sparo? Grazie aMatteo Salvinie a tutti quei colleghi didestrache oggi esultano sulGiornale, suLiberoe sullaVerità, mi posso togliere tutti gli sfizi di questa terra. C’è un rompiballe che mi tormenta per ragioni diverse, lo convoco da me e quando arriva mi metto a urlare che mi sta importunando, che mi vuole invadere l’appartamento, che faccio non gli sparo? Non credo che Salvini durerà, proprio per questa ragione. Quando avrà esaurito tutte le sue cattiverie (che brutta infanzia deve aver avuto, povera creatura!) che cosa gli resterà? Non sa nulla, non sa fare nulla, non ha niente da dire. Potrebbe sparare, se ilsudore non rendesse scivolosa l’arma. E gli italiani tutti contenti, questobondage politico di massava molto di moda. Cari italiani salvinizzati, sparatevi fra di voi.
