PIAZZA DUOMO A MILANO. LA “MAESTÀ“ IRRIVERENTE
DI CLAUDIA SABAPiazza Duomo a Milano.Un obbrobrio alto 8 metri intitolata “Maestà Sofferente”, dedicata alla piaga della violenza sulle donne.Una piaga, appunto.Rappresentata da un designer che pensa di interpretarla attraverso una poltrona/pupazzo infilzata da mille aghi.Violenza è anche questo modo di rappresentare continuamente le donne.Infilzate da spine, messe in piazza, al rogo come le streghe.Sinceramente sono stanca di vedere donne piegate, malmenate, vessate, derise, da uomini che evidentemente non hanno capito proprio nulla dell’animo femminile.È violenza il solo pensare che una donna possa essere un pupazzo muto e inerme che si lascia trapassare da spine e coltelli.È violenza il solo pensare che una donna se ne stia lì, ferma, a subire da uomini che pensano ancora di poterle offendere con certe immagini distorte.Quando capirete che una donna non è affatto così?Quando avrete ben chiaro nella mente che queste oscenità oscurano la vera essenza di una donna?Ma davvero pensate che la vera donna sia questa?Noi non siamo amuleti da esibire in piazza, non siamo la vostra idea e neppure un vostro vezzo.Siamo e pensiamo, diamo e siamo felici di dare, amiamo con la felicità di amare.E quando soffriamo per una “testa” qualunque che ci offende e ci violenta, siamo soltanto umane.E non ci piace finire in una piazza che ci rappresenta come pupazzi inanimati.Perché non lo siamo affatto.Noi siamo presenti e vive anche quando ci date addosso le etichette che vi fa più comodo affibbiarci.E già che ci siamo, vi dirò di più.Non siamo vittime perché siete belli e maschi.Lo diventiamo perché siamo sensibili, per quel senso di maternità che abbiamo dentro da sempre.Il sindaco di Milano, ha commentato “A me non dispiace affatto, mi sembra un messaggio contemporaneo”.L’opera in questione s’intitola “Maestà Sofferente” ed è ispirata alla storica poltrona Up5&6 realizzata da Gaetano Pesce 50 anni fa.L’originale è tra i pezzi scelti per il museo del Design che apre l’8 aprile, alla vigilia dell’apertura del Salone del Mobile. Alle 17 di oggi verrà inaugurata e al taglio del “nastro” sarà presente lo stesso autore.Uomini, sempre uomini a rappresentarci.Sindaco uomo e artista uomo.Un bel binomio non c’è che dire!Autorevolezza sempre al maschile,quando si parla del nostro corpo.Che per violentarlo ancora si sessualizza con una poltrona, un oggetto morbido morbido dove può sedersi chiunque.Con la testa mozzata come una bambola rotta, puntellata da mille spilloni.Non avete capito proprio nulla di violenza sulle donne.La nostra “femminilità” ancora vituperata.Mi pare ci stiate solo prendendo per i fondelli.Cominciamo a raccontare la verità.La vostra incapacità di accettare una donna per ciò che è davvero: una Persona.Cominciamo a risvegliare le coscienze.Chiamiamo altre donne e non sempre uomini a commentare.Quelle che ogni giorno subiscono, quelle ancora vittime di violenze e pregiudizi.Smettete di farci tacere.Perché anche questa è violenza.
