AVOLA BATTIPAGLIA, PAGHERETE CARO PAGHERETE TUTTO

AVOLA BATTIPAGLIA, PAGHERETE CARO PAGHERETE TUTTO

Cinquanta anni fa la polizia sparava e uccideva a Battipaglia, contro un intero popolo in lotta per il lavoro. Pochi mesi prima ad Avola in Sicilia aveva fatto strage di braccianti in lotta. Non era solo l’ultimo rigurgito assassino del vecchio potere, che si opponeva alla rivoluzione sociale del 1968, era anche l’avviso della strategia della tensione, delle bombe e delle stragi, con la quale i settori reazionari dello stato, la NATO ed i fascisti, avrebbero affrontato il grande moto di emancipazione e liberazione che in un decennio avrebbe fatto avanzare il paese di cinquant’anni.AVOLA BATTIPAGLIA PAGHERETE CARO PAGHERETE TUTTO, gridavamo allora nei cortei di tutta Italia.Il 1969 fu l’anno delle grandi lotte operaie, che si concluse con la clamorosa vittoria dei metalmeccanici, ma anche con la strage di Piazza Fontana Milano. Ed è necessario ricordare che quell’anno di lotte, decisive per la storia del paese, fu aperto dalla rivolta per il lavoro del popolo e della classe operaia di Battipaglia e del salernitano. Il popolo del sud sfruttato e depredato si ribellava agli sfruttatori del Nord e alle classi dirigenti meridionali loro complici. E dal sud partì la spinta che avrebbe sollevato tutto il paese nella lotta contro lo sfruttamento e per l’eguaglianza.Oggi che il sistema di potere, la Lega, il PD ed i loro alleati, con l’autonomia differenziata, vogliono emarginare e scartare intere regioni,la ribellione del Mezzogiorno può e deve essere la leva con la quale scardinare in tutto il paese il modello di sviluppo liberista sfruttatore. Per riconquistare lavoro sicuro, stato sociale, diritti, contro il domi io del mercato e del profitto, al Sud come al Nord.Battipaglia non è solo un ricordo del passato, ma un insegnamento per il presente ed il futuro.